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Milan, ecco le 5 delusioni del 2018: vota quella più cocente

Daniele Triolo

Quindi, nella nostra graduatoria, non possiamo che piazzare il grande tradimento di Leonardo Bonucci. Il 31enne difensore centrale viterbese, arrivato al Milan nel luglio 2017 dopo aver rotto con la Juventus, ha indossato per una stagione la fascia di capitano, annunciando ‘urbi et orbi’ di voler spostare gli equilibri, di aver scelto il Milan per la sua storia, di voler ripercorrere i passi di leggende della difesa rossonera come Franco Baresi e Paolo Maldini. Poi, appena un anno dopo, e, per giunta, nel momento in cui il club rossonero aveva superato il suo momento storico più difficile, con il passaggio di proprietà dai cinesi agli americani, Bonucci ha fatto dietrofront e spinto per tornare alla Juventus, con la quale, nel frattempo, aveva ricucito i rapporti nel corso della stessa stagione 2017-2018. Il suo ritorno in bianconero ha portato in dote al Milan il cartellino di Mattia Caldara e il prestito di Gonzalo Higuaín, ma, permetteteci, lo striscione apparso in Curva Sud durante l’ultimo Milan-Juventus, dove è stato paragonato al famigerato capitano della ‘Costa Concordia’, Francesco Schettino, è apparso quanto mai indovinato.

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