"Io mi focalizzerei non sui giocatori in partenza, ma su quello che vogliamo fare per rinforzare la rosa. Non c'è nessuna necessità di fare sacrifici". Parole di Giorgio Furlani, amministrato delegato del Milan. Il dirigente rossonero parlò così a 'DAZN' prima di Milan-Monza relativamente alle voci di Tijjani Reijnders al Manchester City che già tempestavano il calciomercato del Diavolo. Intervista relativa al 24 maggio scorso: poco più di una settimana dopo, il centrocampista olandese viaggia a gonfie vele verso la Premier League. Secondo la maggior parte degli esperti di mercato, Reijnders è di fatto un nuovo giocatore di Guardiola per una cifra che si dovrebbe aggirare intorno ai 70 milioni (da capire ancora bene base fissa e bonus). Le parole del dirigente sono state quindi smentite al quarto giorno ufficiale di calciomercato. Il Milan non ha necessità di vendere? La conseguenza è chiara: il centrocampista olandese è stato venduto per opportunismo. Una situazione che fa ricordare un discorso molto chiaro di Gerry Cardinale.


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Milan, Reijnders ‘sacrificato’ per opportunismo! Quando Cardinale disse …
Reijnders al City: e meno male che non c’era necessità di vendere
—La prestigiosa Harvard Business School pubblicò un documento di 24 pagine in cui analizzava il caso AC Milan. Nel testo erano presenti anche le parole del numero uno di RedBird. Un passaggio sulla cessione di Tonali torna oggi molto utile: "Non lo abbiamo venduto al Newcastle United perché ne avevamo bisogno, lo abbiamo venduto perché abbiamo ricevuto un'ottima offerta e abbiamo fatto una valutazione rischio-rendimento... Non vendiamo per necessità, vendiamo per opportunismo". 'Fast forward' ci ritroviamo nel 2025 con il Milan che sta vendendo il fulcro del centrocampo, come accadde con Tonali nell'estate del 2023. Un altro errore importante, soprattutto se la scelta, come traspare dalle parole di Furlani, non è economica e per il bilancio.
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Ricordiamo che al posto di Tonali arrivarono i seguenti centrocampisti: Musah, Loftus-Cheek e Reijnders, pagati più o meno tutti 20 milioni. Di questi, solo uno ha performato ad alti livelli. Da un punto di vista sportivo, quindi, il Milan non ci ha guadagnato. Da un punto di vista economico anche, perchè tutto è stato re-investito. Dunque, perchè farlo? Qual è la logica? Ai migliori ne andrebbero aggiunti altri: si dovrebbe ragionare ad addizione, non a sottrazione. Invece, anche oggi le prospettive restano le stesse: via il migliore della stagione senza colpo ferire. Speriamo che i sostituti siano tutti azzeccati a questo punto. Però certe dichiarazioni sarebbe meglio evitarle..
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