Milan, avanti con Pioli? Gli indizi che fanno pensare alla sua conferma

'Tuttosport' oggi in edicola ha parlato del futuro di Stefano Pioli, allenatore del Milan, visto che, a dispetto dei 'rumors' che lo vorrebbero non più tecnico dei rossoneri a partire dalla prossima stagione nonostante un contratto fino al 30 giugno 2025, stanno arrivando conferme e rassicurazioni importanti sull'immutata stima del Diavolo nei suoi confronti.

L'ultimo ad esporsi, in maniera decisa, sul futuro di Pioli è stato, ieri mattina, Paolo Scaroni, Presidente del Milan. Il quale, a 'Radio Anch'Io Sport' su 'Rai Radio 1', ha dichiarato: "Mutuo le parole sia di Giorgio Furlani sia di Zlatan Ibrahimović. Noi abbiamo fiducia totale su Pioli e i risultati ce la stanno rafforzando questa fiducia. Quindi per il momento calma piatta su questo fronte».

Panchina Milan 2024-2025: e se ci fosse ancora Pioli?

Sull'argomento 'futuro della panchina del Milan', dunque, le prove in favore di una conferma di Pioli si sommano. Già perché il 2 febbraio Ibra aveva fatto sapere «Pioli è il nostro allenatore e siamo contenti di lui». Quindi, qualche giorno dopo (7 febbraio), ecco le parole di Furlani. «Anche a me, come al mister, annoiano tanto le voci sulla panchina del Milan a febbraio. Pioli è il nostro allenatore - aveva detto -, la società è con lui, l’ha ripetuto anche Zlatan perché queste voci annoiano e infastidiscono. Siamo grati per quello che ha fatto fino ad adesso e per ora siamo fortunati ad averlo con noi».

'Tuttosport' ha evidenziato come, ovviamente, le parole le può portare via il vento, spazzandole via nel giro di qualche mese. Anche a seconda dei risultati che riporterà il Milan nei prossimi mesi. Dunque sarebbe azzardato dare per certa la conferma di Pioli sulla panchina del Milan nella stagione 2024-2025. Però, ha commentato il quotidiano torinese, se fino a qualche settimana fa c'era la sensazione di essere giunti al termine del suo ciclo in rossonero, con i profili di Thiago Motta, Francesco Farioli, Antonio Conte a spuntare periodicamente dietro le spalle di Pioli, qualcosa ora dalle parti di Milanello e 'Casa Milan' ultimamente si inizia a percepire diversamente.

Diavolo a ritmo Scudetto e senatori dalla sua parte

Gli ultimi risultati (7 vittorie e 2 pareggi in 9 gare in Serie A) danno ragione al Milan di Pioli, che sta viaggiando al ritmo dell'Inter capolista. Poi, diversi senatori dello spogliatoio rossonero (Rafael Leão, Olivier Giroud, Theo Hernández) si sono apertamente schierati dalla parte dell'attuale allenatore. E va ricordato come, oggi, il Milan abbia 52 punti in classifica. Sono gli stessi che aveva dopo 24 giornate nel campionato 2021-2022. Allora era secondo dietro all’Inter di un punto, poi vinse lo Scudetto. Oggi è utopistico pensare al traguardo massimo, ma continuare così non farebbe altro che rafforzare ancora di più la posizione di Pioli.

L'allenatore sa benissimo che, per riconquistare la fiducia che sembra aver perso tra i tifosi - per via dei cinque derby persi di fila nel 2023, dei tanti infortuni e di una seconda stella praticamente consegnata all'Inter - dovrà cercare di vincere tutte le partite. O almeno quante più possibili. LEGGI ANCHE: "È tutto vero! Via dal Real Madrid per il Milan": le ultime news >>>

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