"Il Milan è un complesso di grandi solisti che però non legano tra loro, che potrebbe vincere con tutti ma anche perdere". Così Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, ha parlato del Milan parlando delle strategie del futuro e non solo. Le sue parole a 'Libero' riprese da 'RadioRossonera': "Tra l’altro i rossoneri non sanno approcciare la gara da grande squadra, specialmente nei primi tempi vanno spesso in svantaggio e subiscono l’avversario, dando l’impressione di non essere entrati in campo con la testa giusta. Poi una volta pungolati e fischiati dai tifosi reagiscono e riescono almeno a non perdere".
CALCIOMERCATO MILAN
Milan, Maignan: un rischio! L’errore con Camarda. Tonali all’Inter? Maldini…
Moggi continua con l'analisi: "Probabilmente il fenomeno dipende da una mancanza di autostima di gruppo, dovuta a una guida insicura e poco credibile dell’allenatore, con Conceicao che è già con la testa da altre parti. Per di più il Milan non è neppure supportato da una società capace. Manca il dirigente con carisma che sia credibile nell’ambiente per il suo passato. Un grande club, e il Milan lo è certamente, ha bisogno di un grande dirigente e non di un ragazzino che ha bisogno di essere guidato. C’era Maldini ma inspiegabilmente è stato fatto fuori, si paventava Paratici e adesso non più… L’unico dirigente che potrebbe fare al caso del Milan, per il suo passato sia in campo che dietro la scrivania, è Tare, visto come ha saputo risollevare una Lazio morente, riportandola a livello delle grandi e coniugando economia e sport con i risultati e i libri contabili. Non è certamente più il tempo di scherzare in casa rossonera". VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il tuo commento verrà moderato a breve.
Puoi votare una sola volta un commento e non puoi votare i tuoi commenti.