Il nodo da sciogliere, dunque, non riguarda il lato economico, bensì il lato progettuale. Il giocatore e chi cura i suoi interessi richiedono garanzie di impiego ad alto livello. In particolare, la possibilità di allenarsi con la prima squadra, di ottenere minuti tra i professionisti, eventualmente passando per un periodo di prestito. Insomma, un percorso di crescita definito e ben strutturato.
Il Milan mantiene una posizione più prudente. Vorrebbe inserirlo stabilmente nel Milan Futuro, che militerà in Serie D, salvo poi valutare tra 6 mesi se mandarlo in prestito o aggregarlo agli allenamenti della prima squadra. La distanza non è affatto incolmabile, si attendono a breve aggiornamenti.
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