ULTIME NOTIZIE MERCATO MILAN - Una notizia tanto improvvisa quanto inaspettata per il Milan. Nel corso del match di ieri vinto contro il Sassuolo per 2-1, il giornale tedesco 'Kicker' ha anticipato la clamorosa notizia di un dietrofront di Ralf Rangnick, che rimarrà al Lipsia e non si accomoderà sulla panchina rossonera. Indiscrezione confermata dopo poche ore con l'ufficialità dell'estensione del rapporto con Stefano Pioli fino al 2022.
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Mercato Milan, senza Rangnick cambia tutto
ULTIME NOTIZIE MERCATO MILAN - Dopo il clamoroso dietrofront di Ralf Rangnick cambia tutto in ottica mercato per il Milan. Il focus
Doveroso fare una ricostruzione degli ultimi mesi. Già prima della fine del 2019, subito dopo l'esonero di Marco Giampaolo, il nome di Rangnick è iniziato a circolare nell'ambiente rossonero. Il tedesco era stato scelto da Ivan Gazidis come l'uomo su cui iniziare un progetto vincente e duraturo. Una scelta che aveva indispettito e non poco l'area tecnica formata da Paolo Maldini e Zvonimir Boban. Mentre il primo è stato bravo ad incassare il colpo, il secondo è stato licenziato per alcune dichiarazioni fuori dalle righe.
Mesi dopo, però, la grande rinuncia e la vittoria dell'area tecnica sul manager sudafricano. Una scelta che, gioco forza, condizionerà il prossimo mercato del Milan. Mercato che era già stato improntato sulle idee di Rangnick e soprattutto su alcuni suoi fedelissimi da portare con sé a Milano. In primis Dominik Szoboszlai, centrocampista ungherese classe 2000, portato al Salisburgo proprio dal 'Professore'. Molti altri nomi sono stati accostati al Milan perché chiare richieste del 'tuttofare' del Lipsia: Dayot Upamecano per la difesa, Patrik Schick per l'attacco, ma anche gli emergenti Robin Koch e Evan N'Dicka, solo per citarne solo alcuni.
Sembra quasi superfluo dire che, a poco più di un mese dall'apertura ufficiale del mercato, i piani del Milan cambieranno drasticamente. Il Diavolo si è trovato a premere il tasto reset sul lavoro fatto finora e dovrà correre ai ripari nel più breve tempo possibile. Perché la squadra, anche se migliorata nettamente, va sicuramente puntellata. Come? Adesso non è più affar di Rangnick, il lavoro cadrà nuovamente nelle mani di Paolo Maldini e Frederic Massara.
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