Calciomercato, Vlahovic, futuro in bilico: La Juventus aspetta, il Milan spera

Il futuro di Dusan Vlahovic è un gomitolo molto intrecciato, destinato a tenere con il fiato sospeso la Juventus e non solo. L'attaccante serbo, reduce da colloqui con il tecnico Tudor, sembra voler sfruttare il prossimo Mondiale per Club come vetrina decisiva, lasciando la Juventus in una condizione di attesa costante.

Gli agenti di Vlahovic sono da mesi alla ricerca di un nuovo contratto, ma finora nessuna trattativa si è materializzata, né alcuna offerta ufficiale è arrivata alla Juventus. Una situazione che complica ancora di più i piani.

Calciomercato Milan, Vlahovic e Allegri: un feeling intatto, ma gli ostacoli ci sono

Non stupisce affatto, dunque, che il nuovo fronte si sia aperto in casa Milan, complice l'arrivo sulla panchina di Massimiliano Allegri, con cui Vlahovic ha mantenuto un feeling dai tempi torinesi. Le voci di un possibile scambio Vlahovic-Theo Hernandez sono cominciate a circolare, ma i club non hanno mai valutato questa ipotesi.

È vero che il nove juventino prenderebbe in considerazione un trasferimento al Milan, anche senza le coppe europee la prossima stagione. Il problema principale resta il lato economico: Vlahovic attualmente percepisce 12 milioni di euro netti e chiede almeno un triennale da 8,5 milioni netti a stagione. Cifre insostenibili per il Milan.

La vicenda si profila come una questione di tempi medio-lunghi, una vera e propria sfida psicologica. La Juventus, pur avendo urgenza di individuare un suo sostituto, aspetta la prima mossa dall'entourage dell'attaccante.

Vlahovic, dal canto suo, è chiamato a fare la sua parte. Se ambisce a un top club di Premier League, con la possibilità di giocare nelle coppe e ottenere un ingaggio faraonico, deve inseguire un salto di qualità nel rendimento.

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Finora, il mercato della Premier League non ha mostrato un interesse per il suo nome. E se alcune big non si faranno avanti, c'è il rischio che questa vicenda si protragga ancora a lungo. Una situazione che, paradossalmente, è "un po' quello che spera il Milan".