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CALCIOMERCATO MILAN

Calciomercato Milan, braccio di ferro tra Jashari e il Bruges

Daniele Triolo Redattore 
Ardon Jashari, centrocampista del Bruges e obiettivo di calciomercato del Milan, ai ferri corti con il club che non vuole cederlo al Diavolo

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha fatto il punto della situazione su Ardon Jashari, classe 2002, centrocampista svizzero di origini macedoni di proprietà del Bruges che il Milan vorrebbe acquistare in questa sessione estiva di calciomercato e per il quale è in trattativa da settimane.

Ieri c'è stato un summit tra l'agente di Jashari e il Bruges: il procuratore del numero 30 ha ribadito alla dirigenza la volontà di trasferirsi ora al Milan e soltanto al Milan. I belgi, però, restano fermi sulle loro posizioni, continuando a rifiutare l'offerta del club di Via Aldo Rossi per l'ex Lucerna.

Calciomercato Milan, tutto bloccato per Jashari

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Per dare il via libera alla cessione di Jashari al Milan in questo calciomercato estivo, il Bruges - secondo la 'rosea' - si aspetta un rilancio dei rossoneri. Di quanto? Pubblicamente, il Bruges dice di volere 40 milioni di euro. La sensazione, però, è che a 35 si possa chiudere.

Giorgio Furlani e Igli Tare, rispettivamente amministratore delegato e direttore sportivo del Milan sono fermi a 32,5 e al momento non intendono muoversi da questa proposta. Un'offerta sul tavolo da tempo, che non è sufficiente, che ha creato la situazione di stallo. Uno stand-by che sta anche cominciando a generare nervosismo nell'entourage di Jashari.


Non è escluso che il giocatore 'strappi' con il Bruges

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Ora che succederà? Ieri Jashari si è allenato, seppur parzialmente, per la prima volta con i compagni di squadra. Non è escluso che il giocatore 'strappi' con il Bruges, chiedendo di allenarsi da solo fino a che le negoziazioni con il Milan non vedranno la parola 'fine', in un senso o in un altro.

L'idea del club belga, invece, è di reintegrarlo definitivamente nella squadra che già questa domenica esordirà in campionato contro il Genk. Di certo c'è che il braccio di ferro tra le parti non potrà durare all'infinito.