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Milan, ecco i 10 peggiori acquisti dagli anni 80 ad oggi – VOTA

Daniele Triolo

 Claudio Borghi con la maglia del Milan nel 1987

Claudio Borghi con la maglia del Milan nel 1987

"CLAUDIO DANIEL BORGHI (1987-88): Inizia la sua carriera in patria, con la maglia dell'Argentinos Juniors, raccogliendo l'eredità, sulla trequarti, di un certo Diego Armando Maradona. Considerato una giovane promessa del calcio argentino, vince anche i Mondiali in Messico del 1986, sebbene la sua presenza in campo si limiti a due scampoli di gara nelle fasi preliminari. La finale di Coppa Intercontinentale del 1985, disputata contro la Juventus, però, è la partita che ammalia Silvio Berlusconi, Presidente rossonero, il quale decide, nell'estate 1987, di portarlo al Milan. Borghi, però, si scontra con due mostri sacri come Ruud Gullit e Marco Van Basten: in rossonero disputa quindi soltanto il Mundialito per Club, e l'allora tecnico Arrigo Sacchi lo boccia irrimediabilmente. Va in prestito al Como, dove il 'Picasso del Calcio' (soprannome affibbiatogli addirittura da Michel Platini) delude: torna in rossonero, ma Sacchi gli preferisce, come terzo straniero, un certo Frank Rijkaard. Viene scaricato in Svizzera, al Neuchatel Xamax: l'esperienza del mai esploso fenomeno del calcio argentino al Milan si conclude senza presenze in gare ufficiali.

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