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Bazzani: “Higuaín non si discute, ma deve tornare sereno. Riscatterei Bakayoko”

Fabio Bazzani, ex centravanti in Serie A, ha parlato del Milan, di Gonzalo Higuaín ma non soltanto: le sue dichiarazioni da tifoso rossonero

Daniele Triolo

"Fabio Bazzani, ex centravanti, in Serie A, tra le altre, di Perugia, Sampdoria e Lazio, nonché tifoso del Milan, ha parlato ai microfoni di ‘RMC Sport’. Queste le dichiarazioni di Bazzani:

"Su Gonzalo Higuaín ed Andrea Belotti: "In trasferta Belotti ha più spazio e quindi riesce ad attaccare meglio la profondità. L'ho visto dal vivo contro il Bologna, ma non è ancora il vero Belotti, quello che abbiamo conosciuto due stagioni fa. Higuaín? Il giocatore non si discute, deve migliorare dal punto di vista mentale. E' arrivato in una squadra che aveva bisogno di giocatori di personalità e forse il ‘Pipita’ si è responsabilizzato troppo. Il Milan non può essere come la Juventus in cui giocava Higuaín, se è troppo nervoso non riesce a rendere al meglio. Gattuso sta facendo di tutto per farlo rendere al meglio, gli ha pure messo un giocatore vicino. Deve tornare sereno".

"Su Gennaro Gattuso: "E' un fenomeno, ha gestito la situazione in maniera incredibile. Rino si aggrappa poco agli alibi, non si attacca mai alle assenze e anche per questo sta facendo benissimo. Questa è la più grande risposta ai tanti discorsi che si fanno sui moduli e sui tanti infortunati. Rino non ha vuole difendere il suo lavoro, ma spremere al massimo il suo gruppo per fare punti".

"Su Patrick Cutrone: "Senza il suo gol, il Milan non avrebbe rimontato contro il Parma. Ci sono partite che le vinci con il veleno addosso e con gol sporchi. Cutrone ha ribaltato la partita con la sua voglia di fare, sta dando la scossa ai rossoneri e riesce a trascinare la squadra. E' un disturbo continuo per gli avversari e poi attacca in modo pazzesco l'area di rigore".

"Su Tiémoué Bakayoko: "Io lo riscatterei. Ad oggi sta dimostrando di poter essere importante, soprattutto con Gattuso in panchina. Serviva un po' di pazienza, il calcio italiano è diverso dagli altri, aveva bisogno di imparare a lavorare di reparto. E' cresciuto in modo esponenziale, ora riesce a mettere le proprie caratteristiche al servizio della squadra rossonera. Se oggi ha avuto questo enorme miglioramento, con Gattuso può crescere ancora di più nei prossimi mesi".

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