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Calciomercato – Icardi al Milan, quanto c’è di vero?

Mauro Icardi, attaccante del PSG (credits: GETTY Images)

L'attaccante del PSG è in prestito dall'Inter. Entrambi i club non sono intenzionati a tenerlo in squadra la prossima stagione. Dove andrà quindi?

Redazione

CALCIOMERCATO - Se ne parla con insistenza da giorni. Lecito dunque chiedersi cosa ci sia di vero. Di cosa stiamo parlando? Di Icardi al Milan. L’arrivo di Maurito alla corte di Pioli sarebbe per il Diavolo un colpo di calciomercato a dir poco scoppiettante. La formazione rossonera necessita da anni di un bomber in grado di farle fare il salto di qualità, raggiungendo con continuità i 20 gol a stagione. E l’attuale attaccante del PSG, in prestito dall'Inter, ha dimostrato di saperci arrivare a quel traguardo con una certa facilità. Dovesse andar via Ibrahimovic, dunque, Icardi potrebbe essere un nome interessante.

Molti ci chiedono: "Icardi vestirà la maglia rossonera?”. Partiamo da qualche dato di fatto. L'argentino - ad oggi - difficilmente verrà riscattato dal PSG. Il club parigino ha diverse fazioni al suo interno e ognuna spinge in direzioni diverse. Sebbene siano in molti a chiedere una sua permanenza a Parigi (ancora da non escludere categoricamente), da quello che trapela, dovrebbe prevalere il partito del 'No-Icardi', che sarebbe così costretto a tornare in nerazzurro.

Ma l'Inter non vuole più l'argentino. Era stata chiara l'anno scorso e non ha cambiato idea nel frattempo. Anche perchè l'arrivo di Lukaku e l'esplosione di Lautaro Martinez hanno chiuso ogni spazio disponibile. Difficile immaginarsi Icardi in panchina. Anche perchè Conte non era andato per il sottile, rottamando Maurito e Nainggolan senza esitazioni. Questione anche di feeling e comportamenti, oltre che di delicati equilibri interni.

La parola fine, però, deve ancora essere scritta. E lo sarà a breve, quando Icardi troverà una nuova destinazione. Wanda Nara, moglie e agente del giocatore, spinge per un'altra sistemazione in Italia, magari a Milano o lì vicino. Le piacerebbe rimanere in Italia, dove la showgirl ha contratti di lavoro e i figli hanno scuola e amici.

Tutte le strade insomma portano al Milan? Nì. Innanzitutto perchè il Milan dovrà fare i conti ancora con il fair play finanziario e una capacità di spesa non illimitata. Il costo del cartellino di Icardi rimane altissimo, come anche il suo stipendio, decisamente oltre i paletti fissati da Gazidis. Ci sarà dunque da capire prima il futuro di Ibrahimovic e poi le intenzioni del manager sudafricano, in passato per niente disposto ad operazioni di tale portata. Anche dovessero arrivare cessioni dolorose (Donnarumma, Romagnoli, Theo Hernandez) non è detto che il Milan voglia e possa re-investire quei soldi in un solo colpo così importante.

E poi, secondo punto da non trascurare: la concorrenza. La Juventus tra le big italiane ed europee è quella sicuramente più interessata al giocatore. Lo era anche l'anno scorso, con Paratici primo estimatore di Icardi e sempre in prima linea per dare concretezza a questo affare. Il rifiuto di Zhang e Marotta ha fatto però saltare tutto. Uno sgarbo ai rivali che si erano intromessi nell'affare Lukaku, alzando il prezzo e rischiando di beffare i nerazzuri.

Oggi però le cose potrebbero cambiare, vista la necessità dell'Inter di trovare una sistemazione in fretta all'argentino e portare a casa una plusvalenza super e utilissima al prossimo mercato. Qualora Zhang dovesse alzare di nuovo il muro, potrebbe rientrare in corsa il Milan, alla ricerca del nuovo Inzaghi e di un altro uomo copertina, in grado di vivacizzare anche il reparto commerciale e attrarre sponsor. Non solo chiaramente per qualche gossip, acconciatura stravagante o macchina di lusso, ma anche per il suo rendimento in campo. Ad oggi, però, è giusto sottolinearlo, non esiste un'offerta e non ci risulta siano stati avviati contatti in merito. Si tratta di ragionamenti, ipotesi. Un progetto tutto sulla carta che - al 90% - non vedrà mai la luce per gli eccessivi costi e non solo. Rimane una piccola possibilità, ma giusto quella per il momento.

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