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Brocchi piace a Berlusconi: ecco il suo Milan

Squadra propensa all'attacco, al bel gioco e allo sviluppo della manovra partendo dalla difesa e sfruttando il centrocampo. Anche in chiave mercato serviranno acquisti azzeccati

Edoardo Colombo

Fra poco arriverà la primavera, ma la bella stagione, al Milan, fa paura. Esatto, ogni anno, ai primi di Marzo, a Milanello ci si accorge delle lacune e dei deficit rossoneri. Doveva essere il girone delle rivincite, macché. Non scherziamo: qui, a dieci giornate dalla fine, la spina è stata staccata. Si, proprio come riferito da Abate alla fine della partita contro il Chievo. Insomma, Mihajlovic, nel giro di due giornate, è tornato in discussione. Le vittorie contro le grandi potenze del campionato, a partire dalla gara con la Roma, avevano reso salda la sua panchina. Ora, invece, dopo la sconfitta di Sassuolo e il pareggio con il Chievo, le ambizioni sono state ridimensionate.

Berlusconi ha già deciso: il serbo sarà esonerato. Certo, se Mihajlovic vincesse tutte le prossime partite di campionato e regalasse ai rossoneri la Coppa Italia, allora puntellerebbe la sua panchina. Peccato, perché questo scenario, ora come ora, è pura utopia. Attenzione però, nel caso il serbo dovesse fallire le prossime partite, secondo il Corriere dello Sport, per la panchina della prima squadra sarebbe pronto a subentrare l’allenatore della primavera Cristian Brocchi. L’ex giocatore rossonero, infatti, in coppia con Tassotti, farebbe da traghettatore fino al termine della stagione. Poi chissà.

Brocchi, nelle vesti di coach della prima squadra, non avrebbe nulla da perdere. Anzi, potrebbe solo migliorare la situazione generale. Non solo, l’ex giocatore rossonero piace molto al Cavaliere. Perché il Milan è dei milanisti. Si, Berlusconi lo pretende. E poi il giuoco. Brocchi, alla guida della primavera, sta dimostrando di avere una chiara idea di calcio: dinamicità, giro palla e fantasia; per una manovra dove il lancio lungo è vietato. Insomma, Berlusconi ha un debole per Brocchi. Un Milan giovane, bello e rivolto all'attacco. Con un El Ghaziin più e un ottimo centrale ad affiancare Romagnoli, magari Mammana.L’unica nota stonata, però, sarebbe la paura di bruciare un altro giovane allenatore. L’obiettivo sarà quello di ridare al Milan un identità di gioco, oltre che di squadra. Per questo serviranno nuovi innesti, soprattutto a centrocampo; infatti, è nella linea mediana in cui si sviluppa il cuore della manovra della primavera targata Brocchi. Chissà, l’anno prossimo, magari, sarà il Milan dei Mr.B: Berlusconi, Bee e Brocchi.

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