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Pagelle Juventus-Milan: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

Dybala e Bertolacci, juventus - Milan, Getty Images
Tutto il meglio ed il peggio, in casa rossonera, della sfida andata in scena questa sera allo 'Juventus Stadium' contro i bianconeri

Daniele Triolo

L'ANALISI

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Tante defezioni nelle fila delle due squadre: la Juventus deve rinunciare a Giorgio Chiellini, Stefano Sturaro (infortunati), Juan Cuadrado (squalificato) e perde a pochi minuti dal match, per via di una colica renale, anche Mario Mandžukić, sostituito nell'undici iniziale da Marko Pjaca; il Milan, nonostante abbia sperato fino alla fine, non può schierare Manuel Locatelli, colpito da un attacco febbrile e tornato nel pomeriggio a Milanello, ed a Suso, che va in panchina per un riacutizzarsi del dolore al flessore. Gioca dal 1' Lucas Ocampos.

Squillo della Juventus al 4', quando Pjaca controlla un cross dalla destra di Dani Alves, rientra e tira: bravo Gianluigi Donnarumma a neutralizzare la conclusione del croato. Poi è Cristián Zapata che chiude bene su Sami Khedira a pochi metri dal portiere rossonero. All'8' veloce ripartenza bianconera con Paulo Dybala: il pallone portato dall'argentino, probabilmente steso in area da Zapata, finisce ancora a Pjaca, il cui tiro sfiora il palo alla sinistra di Donnarumma. Dybala prova a rifarsi un istante dopo, ma il 18enne prodigio rossonero devia sul fondo.

Ottimo inizio, quello dei padroni di casa, che costringe il Milan nella propria metà campo con un'enorme pressione. Dopo 15', i rossoneri provano ad alzare un po' il baricentro per evitare di soffrire le incursioni bianconere, ma tengono il ritmo basso. La Juventus, però, crea un altro pericolo al 18', sempre sull'asse Pjaca-Dybala, sul cui tiro c'è una deviazione in calcio d'angolo: sul susseguente corner, incorna Leonardo Bonucci. Para senza problemi Donnarumma. Il numero 99, al 24', nega la gioia del gol a Gonzalo Higuaín, al suo primo guizzo di serata e, successivamente, dice di no anche all'ennesimo tentativo (stavolta velleitario) di Dybala.

La gara la fa la Juventus, che passa giustamente in vantaggio al 30' con Mehdi Benatia, il quale, dopo aver cominciato l'azione dalle retrovie, si incunea in area di rigore chiudendo un triangolo con Dybala e Dani Alves per battere inesorabilmente Donnarumma. 1-0 per i bianconeri. Al 34' Khedira sfiora il raddoppio sugli sviluppi di una palla inattiva: i rossoneri fanno davvero grossa fatica a limitare lo strapotere dei padroni di casa. Al 43', però, a sorpresa, il Milan riparte rapidamente e perviene al pareggio con Gerard Deulofeu che si invola a sinistra e poi serve Carlos Bacca che supera Gianluigi Buffon con un bel gesto tecnico. Juventus-Milan 1-1 al termine del primo tempo e rinnovate speranze rossonere in vista della ripresa.

Allegri manda in campo Stephan Lichtsteiner al posto di Andrea Barzagli. Al 50' Donnarumma, con sicurezza, respinge al mittente un tentativo di Miralem Pjanić su calcio piazzato, prima che Bacca rischi un clamoroso autogol. Al 52', dopo uno show di Pjaca a sinistra, e qualche rimpallo di troppo in area di rigore milanista, Donnarumma si oppone, con bravura ed un pizzico di fortuna, anche a Khedira. Il leit motiv è quello del primo tempo: la Juventus fa la partita, attacca con convinzione ed il Milan tenta esclusivamente le sortite in contropiede. I rossoneri perdono Bacca, sostituito da Juraj Kucka, ed irrobustiscono difesa e centrocampo, ma al 59' è ancora Pjaca a sfiorare il nuovo vantaggio bianconero con una rasoiata di destro che sibila di poco larga. Due minuti più tardi, Miralem Pjanić, con l'intervento di Donnarumma, coglie la traversa.

Il Milan è sotto assedio, nonostante due sporadici lampi firmati Deulofeu: Pjaca, a ridosso del 65', spedisce in curva un pallone ghiotto offertogli da Dani Alves. Break rossonero al 66', quando una punizione di José Sosa sfiora il palo e per poco non beffa Buffon, prima di una nuova arrembante azione della Juventus, che cerca con veemenza il successo, con la HD, Higuaín-Dybala. Prova, timidamente, a farsi vedere Ocampos, schierato ora 'falso nueve', ma il suo tiro al 69' non spaventa Buffon. Al 73' sale in cattedra Donnarumma che dice di no sia Khedira sia a Higuaín e salva la porta rossonera. I rossoneri mettono il naso fuori dalla metà campo grazie ad un tentativo dalla distanza di Sosa, sul quale Buffon non si fa sorprendere, un guizzo di Deulofeu che non sortisce gli effetti sperati ed un tiro potente ma impreciso del subentrato Andrea Poli. I bianconeri, ora, appaiono stanchi, e nel finale il Milan mette più volte il naso in area di rigore juventina. Pjanić spedisce alta una punizione al 90' prima dell'espulsione, per doppia ammonizione, per Sosa nel recupero. Al 94' la sforbiciata di Higuaín non va a buon fine, poi l'addizionale vede un fallo di mano, probabilmente inesistente, in area rossonera e fischia un calcio di rigore a tempo scaduto. Dybala trasforma al 96' e regala i tre punti ai bianconeri. Juventus-Milan termina 2-1.

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I TOP

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Quarto gol nelle ultime tre partite per Carlos Bacca, che sembra essersi messo alle spalle il periodo più nero. Pregevole il tocco con il quale il colombiano, sul finale della prima frazione di gara, supera Buffon per il gol del pareggio rossonero. Esce ad inizio ripresa per i postumi di una botta. Qualora ritrovasse il miglior Bacca, il Milan potrebbe davvero sprintare, da qui a maggio, per un posto in Europa League. Gianluigi Donnarumma, ormai, è una garanzia: 'Gigio' tiene a galla il Milan nella prima mezzora del primo tempo e fornisce sempre adeguate sicurezze alla sua retroguardia. Nella ripresa, si fa notare ancora per gli interventi che negano la rete a Pjanić, Khedira e Higuaín. Da ricordare: ha appena 18 anni, se non è un fenomeno vero poco ci manca. Gerard Deulofeu si fa notare per impeto, voglia di fare, e soprattutto, per la sontuosa accelerazione, con assist incorporato, per mandare in rete Bacca. Nel secondo tempo è l'attaccante più insidioso del Milan. Menzione per Cristián Zapata, autore di qualche pregevole chiusura.

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I FLOP

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Schierato terzino sinistro per contrastare al meglio le iniziative di Dani Alves, oggi esterno alto, Alessio Romagnoli, al contrario, soffre la verve del brasiliano e, oltretutto, tiene in gioco Mehdi Benatia in occasione della rete dell'1-0 juventino. Rivedibile, sicuramente meglio da centrale: ammonito per proteste, salterà Milan-Genoa per squalifica. Mario Pašalić disputa un pessimo primo tempo: triturato da Pjanić e Khedira, sbaglia tutto ciò che c'è da sbagliare e dimostra di essere in fase nettamente involutiva rispetto al giocatore ammirato fino agli inizi di febbraio. Lucas Ocampos, scelto da Montella con l'ingrato compito di sostituire Suso, fa nettamente rimpiangere lo spagnolo: l'ex genoano non risulta pervenuto sul campo dello 'Stadium', se non per il giallo rimediato al 57' per un pestone a Bonucci e per una battuta a rete, con scarsa convinzione, a metà ripresa. Un altro argentino, José Sosa, disputa una gara decente ma la 'macchia' in pieno recupero con un'espulsione per doppia ammonizione.

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IL MISTER

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Vincenzo Montella, senza Locatelli e Suso, prova a tenere alto il tasso tecnico dell'undici titolare schierando Andrea Bertolacci, Mario Pašalić e Lucas Ocampos dall'inizio, ma il tentativo fallisce sin da subito. La Juventus prende in mano il pallino del gioco dai primi minuti ed esercita una forte pressione sul Milan: Montella pensa allora a non prenderle, ma l'atteggiamento attendista del suo Milan viene punito dall'iniziativa di Benatia. Bacca gli salva la situazione a fine primo tempo, prima di arrendersi per una botta subita. Lui, allora, ridisegna la squadra, inserendo Juraj Kucka per riequilibrare la squadra, ma la Juventus preme come fatto nei primi 45', e viene graziato soltanto da un Pjaca più impreciso che mai. L'Aeroplanino, però, ha il merito di saper leggere bene l'andamento della gara nella ripresa, e lo fa vedere in occasione del cambio tra uno spento Pašalić (retroscena, il tecnico lo bacchetta all'uscita per le troppe palle perse) ed il sempre vivo Andrea Poli: le sue sostituzioni, sebbene abbiano impoverito tecnicamente il Milan, gli fanno guadagnare in intensità. Nel finale, addirittura, il Diavolo sembra più vivo e sfiora anche più volte il gol della vittoria: merito, questo, anche dell'ottimo lavoro, tattico e gestionale, di Montella. Peccato per il rigore che, in pieno recupero, regala, letteralmente, i tre punti ai bianconeri.

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