C'è una questione che attanaglia la mente di Vincenzo Montella da qualche settimana, e probabilmente non verrà risolta a breve, è la questione riguardante colui che avrà l'onore, e l'onere, di indossare la fascia di capitano di questo nuovo e rivoluzionato Milan cinese.
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Milan, questione capitano: sarà uno dei nuovi, ma chi?
Nella consueta conferenza stampa della vigilia che precede il match di ritorno del terzo turno preliminare di Europa League contro il Csu Craiova, Montella è stato piuttosto eloquente, commentando così la faccenda: “Credo che non ci sia un solo capitano. In passato è sempre stato scelto dalla società. La nuova proprietà mi ha detto di scegliere il capitano tra i nuovi e io mi sto prendendo un po’ di tempo per decidere. Domani non so chi sarà il capitano, se mancano i nuovi seguiremo la vecchia gerarchia”.
E se dev'essere uno dei nuovi, chi ha più chances di ricoprire questo ruolo di enorme responsabilità?
Per alcuni il problema potrebbe essere la non sicura titolarità, infatti giocatori come Antonio Donnarumma o Fabio Borini, che potrebbero non vedere il campo con la giusta continuità, non avrebbero il profilo ideale in quanto la loro leadership si esplicherebbe fuori piuttosto che dentro il rettangolo di gioco.
Per altri lo scoglio è di natura anagrafica: giocatori come Andrea Conti, André Silva o Franck Kessié, seppur certi di trovare grande spazio all'interno dello scacchiere tattico del tecnico campano, forse non incarnano ancora le caratteristiche di guida morale di un gruppo eterogeneo e pieno di ambizione, colmo di giocatori di alto livello e quindi difficile da gestire.
Altro discorso ancora quello che riguarda Hakan Çalhanoğlu e Ricardo Rodriguez: seppur giovani, hanno rispettivamente 23 e 24 anni, praticamente coetanei di Conti, presentano un pedigree internazionale di alto livello (il turco ha collezionato complessivamente 4 presenze in EL con 1 gol, 24 in Champions League realizzando la bellezza di 7 gol e 11 assist e 26 nella Nazionale maggiore con 8 gol; lo svizzero 15 presenze in EL con 4 gol e 1 assist, 13 in CL con 1 gol e 2 assist e 45 con la Nazionale maggiore realizzando 1 gol) e quindi potrebbero essere presi in considerazione proprio per questo.
Ma, inevitabilmente, il cerchio si restringe sui due nomi che, per ruolo e caratteristiche, si avvicinano ancora di più a ciò che può essere la diretta emanazione del volere dell'allenatore sul campo di gioco: si tratta infatti di due registi, gestori e garanti del gioco rossonero; due nomi di alto calibro ed esperienza, acquistati dal Milan per permettergli il definitivo salto di qualità e il ritorno in Champions League. Sarà dunque una corsa a due tra Lucas Biglia e Leonardo Bonucci, col secondo favorito sul primo per più di una ragione: la colonna della difesa della Nazionale italiana è il giocatore dal più alto profilo internazionale in rosa, è caratterialmente un leader naturale, un condottiero dentro e fuori dal campo, inoltre ha il sostegno dei tifosi che lo gradirebbero in questa nuova veste di capitano rossonero.
Insomma, una decisione non semplice per Montella che dovrà risolvere in tempi brevi anche questo enigma, senza che lo stesso possa distrarre tutti dagli imminenti impegni sportivi.
Valerio Paini
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