Nikola Kalinic ha già conquistato San Siro. Alla prima da titolare in campionato con i rossoneri, il numero 7 milanista si è dimostrato bomber di sostanza: con una doppietta da vero rapace dell’area di rigore, mette a segno le reti necessarie al Milan per sconfiggere l’Udinese. Che il croato fosse uomo concreto, già pronto per gli schemi di Montella, lo si era capito dai movimenti visti nella gara di Europa League di giovedi sera a Vienna. E ieri Kalinic ha aggiunto, alla capacità di dialogo con i compagni, l’abilita di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, beffando la difesa bianconera e realizzando nel giro di pochi minuti due marcature (diciamo…tre, contando la rete annullata nella ripresa per millimetrico fuorigioco) che hanno garantito tre preziosissimi punti alla truppa dell’Aeroplanino.
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Kalinic, l’attaccante croato si prende subito il Milan
Gongola Montella, che ha fortemente voluto il croato, convinto delle sue capacità di dare profondità alla manovra offensiva del suo Milan. Kalinic, con gli assist di giovedi sera per il gol Calhanoglu e di ieri a Calabria in occasione della prima rete, ha dimostrato di essere giocatore in grado di partecipare attivamente alla manovra oltre ad incarnare il centravanti che, con opportunismo o con colpi di classe, può finalizzare la gran mole di gioco sviluppata dalle mezze ali rossonere. Tre occasioni e tre reti per l’ex viola, che ha già fatto dimenticare l’indolenza di Bacca e la sua riluttanza a partecipare alla manovra. Sebbene lo score ufficiale registri la doppietta, ieri a San Siro il popolo rossonero ha finalmente ammirato la fame e la grinta di un ragazzo che aspetta l’occasione giusta per andare a segno. E Nikola non si accontenta: “Dobbiamo vincere tutte le gare”, ammette a fine gara, conscio di dover tenere ritmi da vero goleador per smentire chi lo giudica uomo da poche reti e per mantenere una maglia da titolare a dispetto dei rivali André Silva e Cutrone.
Enrico Maggioni
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