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PM – Sarri: “Critiche ingiuste, Milan salvato da Donnarumma”

Maurizio Sarri Napoli
L'allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha commentato così la prestazione della sua squadra al termine della partita contro il Milan

Edoardo Lavezzari

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, si concesso ai microfoni dei giornalisti presenti in sala stampa al termine di Milan-Napoli, queste le sue parole sul match: "Se prendere meno gol ci porta ad avere più punti, va benissimo così, poi se parliamo del periodo è vero, facciamo meno gol. Se parliamo della partita però abbiamo giocato bene, Donnarumma ha fatto un miracolo, che ci sta perchè un portiere straordinario, ma poi abbiamo avuto 4/5 occasioni. Magari l'anno scorso questa partita finiva 0-3, ma bisogna accettare un po' di stanchezza da giocatori che hanno fatto vincere mille partite in questi anni. La mi sensazione è che la squadra non abbia problemi a livello fisico, qualcuno è stanco a livello mentale.  Oggi abbiamo giocato con buoni ritmi. Siamo stati bravi a fronteggiare le loro ripartenze, i presupposti per fare una partita diversa non c'erano".

La classifica: "Se ci facciamo condizionare dalla Juventus andiamo in Serie B, loro vincono sempre. Sarebbe una follia farlo, magari le energie mentali tornino improvvisamente, non lo so, non ci sono certezze. La testa deve, per noi, deve pensare molto, ma è normale che la testa possa andare da altre parti nel corso della stagione, soprattutto a livello inconscio. Questa è una squadra che ha tirato fuori l'anima da mesi, è anche legittimo che qualcuno possa non essere brillante, ma si parla al massimo di uno/due giocatori. Avessimo fatto questa partita nel girone di andata saremmo stati esaltati, oggi non è così perchè è un periodo dove facciamo meno risultati. Se parlo della mia squadra, oggi, a me è piaciuta però, vincere sarebbe stato nella logica delle cose".

L'identità: "Non credo possa essere messa in discussione da nessuno, abbiamo atteggiamento e mentalità, non perdiamo in trasferta da 18 mesi, fino a 4/5 anni fa si veniva a San Siro e si vinceva raramente, oggi ci si arrabbia se si arriva a San Siro e non si vince e a me fa piacere, dimostra quanto abbiamo con questo gruppo".

Il futuro: "Un contratto ce l'ho, fino al 2020, se il presidente non avesse la generosità di propormi un rinnovo continuerei a guadagnare quello che prendo adesso, che rispetto a cinque anni fa è tantissimo, anche se è meno rispetto a tanti altri colleghi italiani. Quindi lo stipendio inciderà zero sul mio futuro. C'è una clausola che io non eserciterò mai, il presidente può stare tranquillo. Ho la fortuna di aver trovato un ambiente che mi ha dato grandissimo amore, se ho la percezione di poter ripagare l'ambiente rimango molto volentieri, se non ci riuscissi resterei meno volentieri".

Dal nostro inviato a San Siro Edoardo Lavezzari

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