Sulle scelte tattiche: "Non sveliamo segreti. Noi volevamo impostare a 4, perché sapevamo che potevano venire a prenderci uomo contro uomo e avendo tre attaccanti dovevano alzare un giocatore da una parte. Quindi volevamo attirarli un po' e mettergli un giocatore come Carboni tra le linee, che ha giocato alla grande sotto punta con Djuric. La manovra era un po' più fluida. Ho la fortuna di avere un gruppo di ragazzi con il quale si può giocare sia a 3 che a 4 dietro e durante la settimana riusciamo a scegliere la soluzione migliore per la partita. Oggi gli attaccanti hanno fatto un grandissimo lavoro, questa vittoria dipende molto dalla fase di non possesso degli attaccanti".
Sulle differenze con lo scorso anno: "Direi che è cambiato l'atteggiamento delle squadre avversarie soprattutto quelle alla nostra portata. Lo scorso anno riuscivamo a palleggiare molto da dietro e buttarci dentro, quest'anno abbiamo meno spazi di attaccare quindi ci dobbiamo un po' adeguare. È stata una crescita personale e del mio staff".
Su Galliani: "Sono sempre e d'accordo con Galliani. Era felice, era emozionato, abbiamo fatto grande festa nello spogliatoio. La gente a volte è un po' pessimista, va dato valore a quello che abbiamo fatto. In un anno e mezzo abbiamo battuto Inter, Juventus Napoli e Milan. I ragazzi stanno facendo qualcosa di straordinario".
Su Di Gregorio: "Michele ha preso un bel colpo alla testa, però era felicissimo a fine partita, sia per la vittoria che per Sorrentino che ha giocato un'ottima partita".
Su Carboni: "Io non sono dove possa arrivare, ha grandi qualità tecniche, fisiche e mentali. Ha un grande futuro davanti a lui, è un 2005, lo amo, stravedo per lui, mi piace tantissimo, mi ha seguito e adesso si vedono i frutti".
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