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MILAN-SALERNITANA

Milan-Salernitana, le chiavi della gara di ‘acmilan.com’

Salernitana-Milan, Pioli: ' De Ketelaere mi è piaciuto'
Milan-Salernitana: un Monday Night inedito allo stadio San Siro, una sfida che potrebbe decidersi sui dettagli

Emiliano Guadagnoli

(fonte:acmilan.com) - Così vicino, così lontano. L'ultimo ricordo di Milan e Salernitana a confronto è alquanto recente (appena 67 giorni fa), ma rispetto alla sfida dello scorso 4 gennaio, che ha inaugurato il 2023 di entrambe le squadre, tanto è cambiato: nuovo modulo per i rossoneri, nuovo allenatore per i campani. Basarsi sugli ultimi ricordi dell'Arechi per provare a inquadrare il Monday Night di San Siro, quindi, sarebbe un errore. Ci avviciniamo al match che chiuderà la 26ª giornata di Serie A con il nostro briefing, in cui proponiamo tre chiavi per leggere la sfida.

THEO E ANTONIO, LIBERTÀ D'AZIONE

Sono i due giocatori più in forma delle rispettive squadre, oltre a rappresentare punti di riferimento per leadership e sistema di gioco. Fino alle mutazioni tattiche operate da Paulo Sousa, questo sarebbe stato un confronto diretto e frontale, ma con lo spostamento dell'ex azzurro dalla fascia destra al ruolo di trequartista (affiancato dal cipriota Kastanos) quello tra Hernández e Candreva sarà un duello indiretto. Il terzino francese ha aumentato, con il cambio di modulo arrivato a febbraio, la sua incisività offensiva che già l'ha visto diventare il difensore più prolifico nei cinque maggiori campionati europei dall'ottobre 2019 a oggi; l'ex Lazio e Inter - allenato in entrambe le occasioni anche da Stefano Pioli, allenatore che ne esaltò il talento offensivo - ha nel Milan la squadra affrontata più volte nel massimo campionato. Candreva, inoltre, ha già messo la firma nelle due migliori trasferte stagionali della Salernitana: il pareggio sul campo della Juventus e il successo su quello della Lazio. Theo e Antonio, due giocatori diversi ma accomunati dalla libertà d'azione in fase offensiva con le loro progressioni in avanti e dalla leadership a cui Milan e Salernitana si sono affidate dopo un inizio difficile del nuovo anno.

L'IMPATTO DELLE ROTAZIONI

Le due squadre potrebbero presentarsi al Monday Night di San Siro con diversi volti nuovi rispetto alle ultime uscite, anche tenendo in considerazione due infermerie abbastanza vuote e l'assenza di giocatori squalificati. Pioli riavrà Leão e Krunić dopo la squalifica di Firenze, con il bosniaco che dovrebbe far rifiatare Tonali, ma gli occhi sono puntati soprattutto in difesa con il possibile ritorno dal primo minuto di Kjær e in avanti. Nella terna offensiva, infatti, potrebbero trovare spazio De Ketelaere e uno tra Origi e Ibrahimović, che partirebbe da titolare per la prima volta dal 23 gennaio 2022. L'impatto che potrebbero avere sul match di San Siro queste rotazioni - da tenere conto anche per i campani, con Dia favorito su Kastanos e il testa-a-testa Mazzocchi-Sambia - rappresenta una chiave da non sottovalutare per due squadre che in stagione hanno mandato in gol tanti marcatori differenti (14 il Milan, 11 la Salernitana) ma che stentano ad avere un contributo da parte dei subentrati. Nel 2023, infatti, i rossoneri hanno avuto solo due gol da parte di giocatori entrati a gara in corso (Pobega con la Roma e Origi col Sassuolo), i campani sono invece fermi alla rete di Bonazzoli nel match d'andata del 4 gennaio. Mescolare le carte sin dall'inizio e avere dividendi da tale scelta, quindi, potrebbe far pendere la bilancia da una parte o dall'altra già dai primi minuti di una sfida tra squadre che in questo campionato non hanno mai perso, una volta passate in vantaggio.

LA VERIFICA DEI PROGRESSI DIFENSIVI

Abbiamo già menzionato in precedenza le difficoltà incontrate da entrambe le squadre nel mese di gennaio: dietro i miglioramenti recenti c'è soprattutto una crescita nel rendimento difensivo. Il Milan ha tenuto la porta inviolata in cinque delle ultime sei partite tra Serie A e Champions League; la Salernitana viene da due clean sheet consecutivi, qualcosa che ai campani non riusciva da agosto. Diverse le ragioni dietro a questi miglioramenti, a cominciare dai due portieri attesi titolari a San Siro. Estremi difensori di caratura internazionale e sicura affidabilità. Maignan è stato decisivo a Londra contro il Tottenham, Ochoa - che proprio contro i rossoneri a gennaio esordì in Serie A, segnalandosi per numerose parate - sembra aver definitivamente vinto la concorrenza di Sepe anche grazie alla porta inviolata con Monza e Sampdoria. Importante sottolineare anche i punti in comune nei terzetti difensivi delle due squadre, che possono vantare entrambe un giovane centrale in ascesa: duello interessante, in ottica futura, quello tra il 2001 Thiaw e il 2002, ex Inter, Pirola. Considerato il potenziale offensivo delle due squadre, ottenere nuove risposte affermative dal rendimento difensivo sarà un altro elemento in grado di fare la differenza ai termini del risultato finale. Milan, derby di mercato per un bomber di razza >>>

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