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Milan, Fonseca appeso a un derby: progetto e coerenza. Cosa dovrebbe fare la società

Paulo Fonseca AC Milan
Milan, Fonseca e il derby che potrebbe decidere il suo futuro sulla panchina rossonera. Ecco i perché non sarebbe giusto farlo così
Emiliano Guadagnoli Redattore 

Una stagione che è partita forse nel peggiore modo possibile. Il Milan è riuscito a vincere solamente una gara delle cinque disputate. Non solo, i rossoneri non hanno dimostrato un accenno di miglioramento rispetto alla scorsa stagione, anzi. I problemi sembrano essersi acuiti (difesa sempre più porosa e problemi anche in attacco). Paulo Fonseca è arrivato in estate, tra lo scetticismo generale di tifosi e addetti ai lavori. Secondo le voci e i rumors, la sua panchina sarebbe già molto in bilico, tanto che solo una vittoria, e anche convincente, domenica sera contro l'Inter potrebbe salvarlo. Dalle parole di Ibrahimovic, al progetto Milan e non solo, analizziamo i perché non sia giusto decidere il destino di un allenatore da una singola partita.

Milan, un derby può decidere il futuro di Fonseca? Ecco perché non è giusto

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Paulo Fonseca ha firmato un contratto biennale con opzione per il terzo anno ed è stato scelto (le motivazioni in questo momento c'entrano poco) tra una pletora di allenatori molto importanti. Conte, De Zerbi, Xavi, Flick, Tuchel e altri ancora. Erano tutti disponibili. E con tutto il rispetto per Fonseca, molti di questi hanno un palmares più importante del portoghese. Per questo la società ha lanciato un messaggio importante: Fonseca è l'uomo giusto per il progetto Milan. Un progetto, come detto più volte da Ibrahimovic, che punta a vincere, in Italia e in Europa.


Il giorno della presentazione della stagione 2024-25, Ibrahimovic fu abbastanza chiaro sui motivi della scelta.

"Il nuovo allenatore sarà Paulo Fonseca. Abbiamo studiato bene. Cosa vogliamo, cosa cerchiamo. Con tanti pensieri. Abbiamo scelto per portare la sua identità con i giocatori che abbiamo. Un gioco dominante e offensivo. Volevamo portare qualcosa di nuovo ai giocatori. Abbiamo studiato come allena, come prepara le partite. Serviva qualcosa di nuovo anche a San Siro. Con questi giocatori si abbina bene. Era l'uomo giusto. Siamo fiduciosi, ci crediamo tanto".

Serve coerenza

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Ci crediamo tanto. Una frase importante. Ebbene sì può sbagliare nella vita, così come nel calcio. Anche se un mese sembra poco per giudicare il lavoro di un allenatore, se la dirigenza ha deciso che Fonseca non è l'uomo giusto per il Milan, deve esonerarlo, a prescindere dal risultato del Derby. Se invece sono ancora convinti che il portoghese sia l'uomo giusto per il progetto rossonero, dovranno sostenerlo al massimo, anche se dovesse perdere rovinosamente contro l'Inter. Potrebbero arrivare critiche e contestazioni dei tifosi, ma la società dovrebbe andare avanti con la sua idea. Che sia esonero o una rinnovata fiducia, il futuro di Fonseca dovrebbe essere deciso da una sola parola: coerenza. Una scelta così importante sul futuro del Milan, non può essere presa in base a una sola partita (per quanto importante e significativa sia). LEGGI ANCHE: Derby Inter-Milan, ecco le parole di Paulo Fonseca alla vigilia della sfida

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