Dal Bologna alla Roma, dalla Coppa Italia alla Serie A: il Milan torna all'Olimpico con il ricordo recente e negativo della Finale sprecata
Dal Bologna alla Roma, dalla Coppa Italia alla Serie A: il Milan torna all'Olimpico con il ricordo recente e negativo della Finale sprecata. Era una grande occasione mercoledì, come lo sarà quella di domenica sera. Da giocare, da portare a casa senza fare calcoli per rimanere ancora agganciati alla stagione. I rossoneri possono appaiare e sorpassare - grazie al doppio incrocio complessivo a favore dopo il pareggio dell'andata- i giallorossi, rivedendo la zona Europa. I giallorossi, a loro volta, nonostante il ko di Bergamo, sono a un passo dal quarto posto dopo un intero girone in rimonta.
La squadra di Ranieri ha interrotto la volata in coda allo scorso weekend di campionato, scivolando 1-2 a domicilio dell'Atalanta. Un ko pesante nella lotta per la qualificazione in Champions League, ma che comunque non cancella lo straordinario rendimento generale del 2025: 19 match di fila senza mai perdere, la formazione che ha guadagnato più punti (43), vinto di più (13) e subito meno gol (10) in Serie A nell'anno solare. Una sorta di corazzata a livello di rendimento, un periodo pressoché perfetto coinciso con il cambio in panchina di novembre. Tra i rari passi falsi il Quarto di Coppa Italia a San Siro costato l'eliminazione.
ROMA MISURATA, SOLIDA E CINICA
Prima di approfondire la proposta calcistica avversaria, analizziamo qualche dato statistico. La Roma ha imparato e consolidato l'arte della misura: segna poco ma segna sempre - non rimane a secco da venti giornate -, da Empoli in poi ha realizzato esattamente una rete ogni gara, molto spesso sufficiente per avere la meglio. Da metà marzo in poi sono ben sei gli 1-0collezionati, indice lampante di concretezza e compattezza. I giallorossi sono bravi a resistere, in particolare nessuno ha concesso meno gol di loro (7, come Inter e Napoli) nel corso della prima mezz'ora. Anzi, da un mese a questa parte hanno costantemente colpito entro l'intervallo (Hellas Verona, Inter, Fiorentina e Atalanta), a sottolineare l'importanza della prima frazione.
La Roma tende a non farsi carico del possesso palla, rimanendo corta e attenta grazie a una retroguardia brava e fisica in marcatura. Il 3-5-2, o 3-4-2-1 all'occorrenza, non si scopre, schierando linee strette e binari veloci. Le fasce sono un evidente punto di forza, Angeliño dalla sinistra e Soulé dalla destra rappresentano spesso l'ingranaggio cruciale delle azioni offensive: hanno il compito di inventare, mettendosi in proprio oppure assistendo la punta. I giallorossi non hanno nemmeno molto il predominio nei passaggi, neanche in termini di precisione, non mancano lanci e sponde in area, gradita e talvolta preferita la ripartenza.