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Lazio-Milan, Maldini: “La squadra è dentro i suoi parametri. Su Zaniolo…”

Lazio-Milan, Maldini: 'La squadra è dentro i suoi parametri. Su Zaniolo...' (getty images)
Paolo Maldini, direttore tecnico rossonero, ha parlato a 'DAZN' dopo Lazio-Milan, partita della 19^ giornata della Serie A 2022-2023

Enrico Ianuario

Paolo Maldini, dirigente rossonero, ha parlato ai microfoni di 'DAZN' al termine di Lazio-Milan, posticipo della 19^ giornata della Serie A 2022-2023 svoltosi allo stadio 'Olimpico' di Roma. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Sul messaggio che darà: "L'anno scorso il messaggio l'ho dato molto prima di Lazio-Milan. Sul fatto di lottare per il campionato lo sapevamo quasi da inizio campionato. Ora è un momento diverso. Siamo stati eliminati in Coppa Italia e abbiamo perso malamente in Supercoppa. Oggi abbiamo perso, è un momento delicato. Può sembrare una banalità, l'anno scorso abbiamo vinto per lo spirito. Dobbiamo ritrovare con calma, non dobbiamo pensare che stiamo facendo disastri. In questo momento siamo secondi, dopo aver raggiunto due anni fa la Champions e vinto lo scudetto l'anno scorso. Questa squadra è dentro i suoi parametri".

Se il Milan deve ritrovare sé stesso e uscirne il prima possibile: "Il lavoro c'è sempre stato, noi siamo sempre presenti. Posso testimoniare, non è mai mancato. A volte capita, anche al mio Milan. Capita che perdi un attimino la sicurezza e la fiducia, può succedere. Noi sappiamo come si fa a ritornare. Facendo purtroppo dei paragoni del passato, non possiamo prendere campioni già fatti. Questa è una necessità di una strategia che ci ha portato a sanare i conti e tornare protagonista".

Sui gol subiti con la Roma: "Quelli sono due punti persi, è stata una partita dominata. Da lì è iniziata un pochino tutto. Avevamo fatto anche una buona partita a Salerno, quelli sono due punti persi. Non va bene, ma si accetta perché la Roma è pericolosa in quelle situazioni. Ora abbiamo giocatori che rientrano, abbiamo una rosa numerosa, abbiamo tenuto quasi tutti quelli dell'anno scorso. Sappiamo che non siamo a livello delle più grandi d'Europa. Noi però ci siamo qualificati agli ottavi, è un altro grande traguardo ottenuto quest'anno".

Se manca qualcosa a livello numerico: "Come numero ci siamo. Kessie è partito perché avevamo delle richieste che non potevamo assecondare, è successo anche con altri. Non abbiamo la possibilità di prendere giocatori già fatti ma di crearli. Il nostro è un centrocampo di altissimo livello. Romagnoli è andato via ma nelle ultime dieci partite la coppia era Tomori-Kalulu. E' vero tutto ma non è vero niente. Abbiamo perso un pochino di distanze, di idea di gioco e sicurezza, questo è chiarissimo".

Su cosa sta mancando alla difesa: "Sicuramente se non va in questo momento, se non va a segno la prima pressione poi la squadra avversaria diventa pericolosa. Facciamo fatica a muoverci insieme. Essendo uno sport di squadra è importante avere anche un'esigenza di copertura. Muoversi assieme significa che non devi sentirti mai da solo. Questo sta mancando, sta mancando negli ultimi 15-20 giorni. E' una cosa che si può cambiare perché lo abbiamo fatto, nemmeno troppo tempo fa. Molte volte l'aspetto psicologico determina anche le scelte. Poi contro una squadra contro la Lazio pupi prendere gol".

Su Maignan: "Gli esami sembrano che siano andati bene. Ci aspettiamo di vederlo a febbraio".

Su Orig, De Ketelaere e Zaniolo: "Origi ha quattro anni di contratto, De Ketelaere cinque. Non possiamo giudicarlo per i primi cinque mesi. Entrare in una squadra che funziona alla perfezione è molto più facile che entrare in una squadra che non sta funzionando. Per questo non è stato facile per De Ketelaere. Ha grandissime doti, è questione di tempo. Su Zaniolo ha detto Massara. Opportunità? Le valutiamo, è inutile nascondere la verità. Non ci scostiamo dalla nostra visione". Le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>

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