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Milan, sondaggio: chi è stato il migliore del 2020? Vota!

AC Milan sondaggio migliore 2020

MILAN NEWS - Il 2020 è stato un anno sicuramente anomalo, ma che ha portato anche tante soddisfazioni al Milan e ai suoi tifosi. Chi è stato l'uomo in più?

Stefano Bressi

MILAN, IL MIGLIORE DEL 2020

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Sondaggio: chi è stato il migliore del Milan nel 2020?

PIOLI

Senza prendersi in giro, tutti al momento della domanda hanno pensato probabilmente lo stesso nome. Quello di un attaccante svedese. Però troppe volte il lavoro di Stefano Pioli è stato messo in secondo piano. Ecco perché abbiamo deciso di partire da lui. L'allenatore parmigiano non ha ancora vinto niente in rossonero, ma sta macinando record su record, sotto tanti aspetti. Era dai tempi del Milan degli invincibili di Fabio Capello che i rossoneri non perdevano per così tanto tempo; era dai tempi del Grande Torino che in Serie A una squadra non segnava per così tante volte di fila almeno due gol; non succedeva dai Milan scudettati che si ottenessero così tanti punti in avvio di stagione e si mantesse il primo posto in classifica per così tanto tempo. Ma soprattutto, era da davvero tanto tempo che non si vedeva una squadra così ben oliata e in grado di giocare bene, nonostante questa sia composta per la maggior parte da ragazzini. Perciò sarebbe davvero troppo riduttivo e poco corretto dare i meriti al numero 11 e non a chi, ha giocato quasi la metà di questo inizio stagione senza di lui, ottenendo comunque ottimi risultati. La vera sorpresa del 2020 rossonero è lui, mister Pioli.

IBRAHIMOVIC

Detto questo, impossibile non constatare come la crescita definitiva del Milan sia coincisa con il ritorno di Zlatan Ibrahimovic. Prima di gennaio le idee di Pioli si vedevano, ma non si riuscivano a mettere in pratica. Problema di testa, risolto dall'attaccante classe 1981. Esperienza, leadership, mentalità e tantissima qualità al servizio di una squadra giovane. Così, il Milan si è trasformato, mentalmente innanzitutto. Ibra ha dato un apporto importantissimo fuori dal campo, ma anche nel terreno di gioco. Alla faccia di chi diceva fosse finito: nella seconda parte della scorsa stagione ha totalizzato 11 gol in 20 partite, mentre quest'anno ha iniziato da capocannoniere. Mica male, considerando che ha saltato praticamente metà delle partite. Ibra sarà sempre e comunque un simbolo di questo 2020 del Milan.

MALDINI

Non solo il campo. Il Milan di questi mesi è frutto soprattutto di ciò che è successo all'inizio del 2020: il mercato di gennaio. Una sessione che inizialmente molti avevano sottovalutato, a eccezione del colpo Ibra. Invece è stata la sintesi perfetta dell'ottimo lavoro di Paolo Maldini, in coppia con Frederic Massara e gli scout. La scelta di Simon Kjaer è da applausi: un centrale in grado di fare la differenza, preso in prestito e riscattato a pochi milioni. La scoperta di Alexis Saelemaekers è da standing ovation: uno sconosciuto belga classe 1999, arrivato in prestito oneroso a 3,5 milioni, cifra che per molti era eccessiva. Sembrava non sarebbe mai stato riscattato e che fossero soldi persi, invece Maldini lo ha riscattato (prima del post lockdown, giusto sottolinearlo) per altri 3,5 milioni. Ora Saelemaekers vale molto di più e soprattutto è un giocatore fondamentale del Milan. Senza dimenticare il lavoro di Maldini durante l'estate: il colpo Sandro Tonali strappato ai cugini e pagato poco, l'intuizione di Jens Hauge pagato due spicci. Un 2000 e un 1999 norvegese, che stanno contribuendo a rendere il Milan sempre migliore. Il 2020 è forse stato l'anno della consacrazione di Maldini anche come dirigente.

LA SQUADRA

Può sembrare una banalità, ma in questo anno così particolare e abbastanza soddisfacente dal punto di vista sportivo a fare la differenza potrebbe essere stata proprio la squadra. Il Milan è davvero squadra, finalmente, dopo tantissimi anni. Il gruppo è coeso, i ragazzi si vogliono bene e vogliono bene all'allenatore. Tutti remano nella stessa direzione. Certo, Ibra ha molti meriti nell'aver plasmato la testa dei compagni, ma alla fine in campo va la squadra e sta facendo molto bene, dimostrando di saper reggere anche senza Ibra e senza tante assenze spesso. Inoltre, il 2020 è stato l'anno della crescita esponenziale di molti: Franck Kessie è probabilmente il simbolo, con una trasformazione netta; ma anche Hakan Calhanoglu o Ismael Bennacer, fino a Davide Calabria che sembra un altro giocatore in questo avvio di stagione. Insomma, il 2020 potrebbe essere stato l'anno, finalmente, della squadra.

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