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Piatek, si allunga il digiuno fra Milan e Polonia: Pioli deve rigenerarlo

Krzysztof Piatek, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)

Come viene riportato dalla Gazzetta dello Sport, una delle missioni principali di Pioli sarà quella di rigenerare Krzysztof Piatek, attaccante del Milan

Salvatore Cantone

ULTIME NEWS MILAN - Come viene riportato dalla Gazzetta dello Sport, continua il momento difficile di Krzysztof Piatek. Il centravanti, infatti, sta facendo fatica anche con la Polonia, visto che il c.t. Brzeczek ha apportato variazioni passando dalla doppia punta a un centravanti solo. Risultato? Lewandowski titolare indiscusso e l'attaccante rossonero in panchina (in queste ultime due gare ha disputato mezzora con la Lettonia e un minuto contro la Macedonia).

Se escludiamo i due gol su rigore in questa stagione, per trovare una rete su azione occorre tornare alla scorsa stagione, quando l'ex Genoa segnò al Frosinone (19 maggio) e a Israele (10 giugno). Evidente il calo nel suo rendimento. In molti ipotizzano che l'annata scorsa sia stata fortunata, ma in realtà Kris non può essere quello visto fino a questo momento in stagione. Non sarà un fuoriclasse, ma nemmeno un attaccante incapace di tirare in porta.

Molte difficoltà sono arrivate per l'idea di calcio di Giampaolo, che gli chiedeva movimenti di grande ampiezza – portandolo troppe volte fuori dall’area e quindi lontano dalla porta – a cui lui non è mai stato abituato. E' anche vero, però, che il polacco ha avuto diverse occasioni soprattutto contro il Torino, fallendo in maniera clamorosa delle opportunità che nella scorsa stagione non avrebbe mai sbagliato. Giusto dare degli alibi dunque, ma Piatek al momento non sembra essere più un cecchino infallibile.

Uno dei primi problemi da risolvere per Stefano Pioli sarà proprio questo: rimettere il centravanti al centro di tutto in un 4-3-3 che lo aveva esaltato nella scorsa annata. Al di là comunque dei gol, il problema vero è l'assenza del giocatore all'interno delle partite: niente spunti, nessun tiro, pochissimi palloni giocati. Il Torino aveva dato dei segnali di risveglio, ma contro Fiorentina e Genoa c'è stata una nuova "ricaduta", tanto è vero che Giampaolo, nella sfida di Marassi, l'ha sostituto all'intervallo con Rafael Leao, che poi ha fatto la differenza. Probabilmente in quel momento è stato toccato il punto più basso della sua esperienza rossonera. Ora non si può che risalire. Intanto a gennaio potrebbe esserci una cessione importante in casa rossonera, continua a leggere >>>

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