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Krunic: “Con Pioli siamo più determinati. Champions? Ci crediamo”

Rade Krunic, centrocampista del Milan (credits: GETTY Images)

Rade Krunic, centrocampista del Milan, ha rilasciato un'intervista a "Tuttosport" in cui ha parlato della più stretta attualità in vista della Juventus

Salvatore Cantone

ULTIME NEWS MILAN - Rade Krunic, centrocampista del Milan, ha concesso un'intervista a Tuttosport in vista della partita contro la Juventus: "Fino a domenica non avevo mai giocato da titolare,racimolando solo due presenze entrando dalla panchina. Ma partire dall’inizio è un’altra cosa. Peccato solo per il risultato. Potevo fare di più, soprattutto nella fase offensiva, dare una mano con i miei inserimenti. Ma dall’altro lato penso di aver fatto bene perché avevo un po’ di paura: era la prima da titolare, a San Siro, dovevo e devo tuttora ritrovare la massima fiducia".

Per molti lei è stato fra i migliori in campo.

"Penso che potevo fare anche di più, soprattutto nella fase offensiva, dare una mano con i miei inserimenti. Ma dall'altro lato penso di aver fatto perchè avevo un po' di paura: era la prima da titolare, a San Siro, dovevo e devo tuttora ritrovare la massima fiducia"

Come sta adesso? Ha avuto diversi problemi nei mesi scorsi.

"Sto molto meglio, ma anche prima non stavo male, ma non potevo dare il 100 percento e di conseguenza non forzavo per non rischiare un infortunio peggiore. Mi spiace per Giampaolo, è un tecnico a cui serve molto tempo per insegnare il suo calcio. Adesso con Pioli siamo più determinati, penso che il suo calcio sia più adatto alle nostre caratteristiche".

E il Milan come sta?

"Al Milan mancano solo i risultati. Contro la Lazio secondo me abbiamo fatto una buona prestazione, dimostrando di essere sulla strada giusta. Putroppo non è facile, soprattutto quando fai le cose per bene e non raggiungi il risultato. Dobbiamo restare uniti e calmi, spero che le vittorie possano arrivare il prima possibile".

Certo l'impegno di domenica a Torino contro la Juventus non è di quelli più semplici per cercare i tre punti...

"La Juventus è la più forte del campionato, la squadra più difficile da affrontare. A noi però serve proprio una gara così, perché se la vincessimo cambierebbero molte cose. A noi manca la fiducia, un successo così importante ci può rimettere in corsa. Stiamo vivendo un momento particolare, ma siamo consapevoli di essere più forti di quanto mostrato finora. Dobbiamo solo credere in noi stessi e pensare che possiamo vincere a Torino. Dobbiamo giocare come contro la Lazio, dobbiamo essere più lucidi nelle giocate. Ma soprattutto a Torino bisogna giocare con coraggio. Chi ha paura, contro la Juve perde sempre".

Contro la Lazio si è rivisto il tandem dell'Empoli con Bennacer

"Ismael per me è un giocatore fortissimo, con grandi prospettive. Ci siamo trovati bene con la Lazio, anche se era una partita difficile. Sia lui che io dobbiamo ritrovare il ritmo partita, sono sicuro che più giocheremo insieme, più le cose miglioreranno. In fondo all'Empoli abbiamo disputato in coppia più di 60 partite, ci conosciamo bene".

Per lei, ma anche per Bennacer e altri giovani arrivati al Milan, questa è la sua grande occasione?

"Sì. Parlo per me e di certo non potevo sbagliare la partita con la Lazio, perché un giocatore che arriva da Empoli non ha tante occasioni e deve saperle sfruttare. Il mio sogno era giocare nel Milan, non essere al Milan. Quindi ho realizzato il mio sogno solamente ora. Ma sarà più bello quando arriveranno le vittorie, servono punti per arrivare in alto".

Alla sua presentazione aveva detto che giocare nel Milan era il suo sogno: ora è felice?

"Il mio sogno era giocare nel Milan, non essere al Milan. Quindi ho realizzato il mio sogno solamente ora. Ma sarà più bello quando arriveranno le vittorie, servono punti per tornare in alto".

Il Milan può ancora pensare di poter raggiungere la zona Champions o è giusto ragionare su obiettivi diversi?

"Ci crediamo, dobbiamo crederci perché siamo il Milan. Come ho già detto, a noi serve una partita importante per svoltare. Comunque 8 punti dal quarto posto non sono tanti a inizio novembre, mancano ancora tantissime partite".

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