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Pagelle – I voti di Milan-Lazio secondo la Gazzetta

Luis Alberto e Tiemoue Bakayoko in Milan-Lazio, Getty Images

Una grande prestazione del Milan ieri sera, con vittoria importante in ottica Champions. Ecco i voti assegnati dalla Gazzetta ai rossoneri.

Stefano Bressi

LA SQUADRA

Una partita quasi perfetta per i rossoneri. Non un calcio spumeggiante, ma tanta concretezza. Pochi svolazzi dietro, cinici davanti. Tutti raggiungono la sufficienza piena nei voti della Gazzetta dello Sport, chi non brilla arriva comunque al 6. È il caso del capitano Alessio Romagnoli, di Franck Kessie, Suso e Diego Laxalt. Senza voto Patrick Cutrone. Si distingue e merita una nota a parte il solito, enorme, Tiemoue Bakayoko, che raggiunge il 7.

IL MIGLIORE

È Pepe Reina l'uomo partita secondo la Gazzetta. Un uomo di esperienza, che quando viene chiamato in causa risponde sempre presente. Compie un intervento prodigioso dopo pochi minuti, salvando di fatto la partita. 7 per lui: "Perchè il balzo sul graffio di Immobile dopo 3 minuti scarsi è una foto dei suoi tempi d'oro, ma soprattutto è una parata che non manda in apnea il Milan subito. Molto più facile fermare Luis Alberto, torna salvifico su una conclusione di Romulo che è quantomeno velenosetta".

IL PEGGIORE

Definirlo peggiore è sicuramente eccessivo. Diciamo che il meno brillante ieri sera tra i rossoneri è stato Ricardo Rodriguez, che in ogni caso raggiunge tranquillamente la sufficienza: "Rischia di macchiare una prova ordinata e anche coraggiosa in fase offensiva con un intervento al limite, che per poco non costa un rigore su Milinkovic: prima aveva sempre decifrato bene i movimenti del serbo, che soprattutto all’inizio tendeva ad allargarsi dalla sua parte".

IL MISTER

Una partita preparata tatticamente in modo perfetto e sbaragliata e vinta con i cambi. Gennaro Gattuso si merita un bel 7 pieno in pagella: "Perde insieme Calabria e Romagnoli: una botta che potrebbe abbattere la squadra e i suoi progetti. E invece dall’emergenza nasce un 3-4-2-1 coraggioso, che evidenzia anche che il Milan non è in debito di ossigeno. E spende bene anche il cambio finale di Cutrone".

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