Ecco le parole di Leonel Vangioni, terzino sinistro rossonero a Milan TV: "Io giocavo da esterno alto. Poi si infortunò un mio compagno in difesa e passai come esterno a centrocampo, da lì in poi nacque la mia carriera. E piano piano sono arrivato a fare il terzino con il Tata Martino. Lui me lo diceva sempre che io sarei dovuto essere terzino, ma all'inizio non mi piaceva. Tattica in Italia? Tutti mi stanno aiutando, dallo staff al mister mi parlano e mi danno consigli".
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Vangioni: “Milan, che sogno. Ma la musica di Gigio…”
Il terzino sinistro ha parlato a Milan TV della sua esperienza in rossonero: “Tutti mi hanno accolto alla grande, c'è davvero un ottimo gruppo"
Inizi della carriera: "Tutti mi hanno aiutato, anche perchè giocavano sia mio zio che mio padre. Crescendo sono passato di squadra in squadra e tutti mi hanno sempre aiutato. La passione per il calcio? È nata in casa, tutta la mia famiglia giocava a calcio. Da piccolo, 4/5 anni, ho iniziato a giocare con mia madre e mia nonna che mi accompagnavano e da lì ho iniziato. Ho anche tatuaggio dedicato alla mia città".
Sul soprannome: "El Piri arriva da mio padre, così tutta la famiglia è rimasta con questa soprannome. Ma qui a Milanello mi chiamano Vangio".
Sull'idolo d'infanzia: "Non avevo uno nome preciso. Avevo solo Maradona".
Su Paolo Maldini: "Non è paragonabile con nessuno. Ho solo rispetto ed ammirazione per lui, ha fatto tutto al massimo nel mondo".
Sul Milan: "Uno dei migliori club del mondo. In Argentina si guardano le partite e quando mi dissero della opportunità di venire qua, per me era un sogno. Quando si dice Milan nel Sudamerica è come magia. Non ci avrei mai creduto. Impatto con l'Italia? Mi piace, mi sento molto bene. E' simile a casa mia e mi sento davvero tranquillo".
Sugli argentini a Milanello: "Ci piace stare sempre insieme. Facciamo il mate e mi hanno aiutato molto per tutto, dalla lingua fino ai consigli più semplici. Paletta, Mauri, tutti mi sono stati vicini. Ma tutto il gruppo è molto buono, Si sta davvero bene, una volta Montella ha preso il mate con noi (ride, ndr). Tutti mi hanno accolto al massimo, fin dal capitano. Se il capitano dà l'esempio, tutti lo seguono. E c'è davvero un gruppo forte. È il nostro segreto per raggiungere l'Europa".
Sul periodo di forma attuale: "Sì, anche se credo che il miglior Vangioni debba ancora arrivare. Più gioco, maggiormente migliorerò".
Sulla musica: "No, non ascolto nulla di particolare. Io mi concentro pensando alla sfida, pensando a quello che potrebbe succedere e ripensando alle indicazioni del mister. Musica nello spogliatoio? Sì, la scelgo io anche se non è facile mettere tutti d'accordo (ride, ndr). Si ascolta un po' di tutto, anche se non capisco nulla della musica che ascolta Gigio (ride, ndr)".
Su Bologna-Milan: "Era un momento difficile perchè mia figlia appena nata non stava bene. È nata prima di Bologna-Milan, è stata difficile perchè pensavo a lei ma poi mi hanno detto che avrei giocato titolare e tutto è andato per il meglio. Anche il mister mi ha fatto i complimenti. In campo mi sentivo tranquillo nonostante la stanchezza mentale dei giorni precedenti. Non era facile per me giocare, fu un bel momento anche per tutta la mia famiglia".
Su Montella: "Il mister mi prepara i video di chi devo marcare. Da terzino devo spesso difendere giocatori di fascia molto forti, inoltre vuole che in alcune gare il terzino salga, mentre in altre deve rimanere schiacciato. Lo ascoltiamo sempre con attenzione, ma dipende sempre dall'avversario".
Sul gol: "Devo lavorare tanto per arrivare al gol. Sento che non sono al massimo. Quando sarò al vertice, tutto arriverà".
Sul numero di maglia: "Numero normale, non è una scelta particolare. Mi piace semplicemente il 21".
Sui derby: "Boca-River, così come Milan-Inter, sono splendide partite. Quando si inizia la stagione, la prima cosa che si fa è guardare la data del derby. A tutti piace giocarlo: perchè ti guarda il mondo, perchè i tifosi lo vivono con passione, mi esalta. Tutte le partite contano perchè vogliamo andare in Europa, ma il derby è speciale. Milano? Mi piace davvero, ma piace anche a tutta la mia famiglia. La cucina? Buonissima, simile a quella argentina".
Su Pescara-Milan: "Abbiamo lavorato bene, anche nel corso di settimana scorsa. Stiamo tutti bene, anche se tutte le gare in Italia sono equilibrate".
Sull'Argentina: " È un momento difficile ma mi piacerebbe tornare. Spero che possa arrivare quel momento".
Sui suoi obiettivi: "Aiutare la squadra, giocare il più possibile e mettere la forza per raggiungere l'Europa".
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