Una campagna acquisti faraonica, da 230 milioni di euro mal contati, che ha portato in rossonero tante facce nuove e altrettanti titolari. Il Milan 2017/18 doveva ripartire da qui: dai nuovi arrivati. Per fargli posto sono stati sacrificati anche i titolarissimi della scorsa stagione (pensiamo ad esempio a Kucka) e i pochi rimasti sono stati retrocessi in panchina. In campo, però, non ci vanno i milioni spesi sul mercato e il Milan ha faticato più del previsto, tant'è che Montella, anche per necessità legate agli infortuni, nelle ultime uscite, ha rispolverato la vecchia guardia e mai scelta poteva essere più azzeccata.
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Vecchio cuore rossonero: i veterani del Milan fanno la differenza
Ieri sera contro il Sassuolo Montella si è affidato ai pochi veterani di questo Milan e ha ottenuto risposte importanti dai suoi senatori
In difesa Musacchio è stato costretto a sedersi in panchina, al suo posto Romagnoli e Zapata. Il primo ha aperto le danze ieri sera, con un bel colpo di testa, il secondo ha dimostrato di essere un difensore difficilmente battibile se concentrato e attento e fortunatamente per i rossoneri errori marchiani come quello di Marassi contro la Sampdoria sembrano essere solo un ricordo sbiadito. A centrocampo Riccardo Montolivo si è ripreso una maglia da titolare; è vero, Biglia gli ha lasciato il posto per infortunio e non per scelta tecnica, ma il numero 18 ha saputo cogliere l'occasione al volo e nelle due partite in cui è stato schierato ha sempre fatto la differenza in positivo. Ieri sera, poi, in fascia si è rivisto Ignazio Abate. L'esterno ha giocato una partita grintosa e dalle sue parti il Milan non ha mai corso pericoli particolari. In attesa, poi, di ritrovare il jolly Bonaventura, non possiamo non parlare di Suso, il vero leader tecnico di questo Milan. Ieri l'ennesimo gol spettacolare, il quinto, della sua stagione, ma al di là delle reti a impressionare, è la capacità dell'ex Liverpool di essere sempre pericoloso quando è palla al piede. E' lui a dare varietà e pericolosità all'attacco rossonero
Montella, insomma, ha trovato delle alternative importanti o addirittura dei "nuovi" titolari e questa è una notizia doppiamente positiva. Da un lato, fare turnover sarà più semplice per il tecnico campano, dall'altro scatenare una competizione interna per una maglia da titolare non può che far bene a un gruppo alla caccia di stimoli e di autostima. Molti rossoneri hanno peccato dal punto di vista dell'atteggiamento, chissà che la competizione interna non possa sbloccarli definitivamente.
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