NEWS MILAN - Il ricordo di Marco Van Basten, indimenticato attaccante del glorioso Milan degli anni '90. Il 'Cigno di Utrecht' nel corso della sua lunga intervista al Corriere della Sera, ha parlato anche della Coppa dei Campioni 1989 a Barcellona contro la Steaua Bucares e del rapporto con Arrigo Sacchi e la stampa italiana.
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Van Basten ricorda il suo Milan: “Coppa Campioni 1989 indimenticabile”
Marco Van Basten nel corso della sua lunga intervista al Corriere della Sera, ha ricordato il suo glorioso Milan, le notti Champions e rapporto con Sacchi
LA COPPA DEI CAMPIONI 1989 - "Quando ancora non avevamo vinto niente. Un attimo prima. Il nostro pullman che risale le ramblas di Barcellona invase dai tifosi del Milan per la finale di Coppa dei Campioni. Quella sera mi sembrò di correre sospinto da una mano invisibile".
CLAMOROSO ATTACCO A SACCHI - "Non c’è mai stato feeling personale tra me e lui. Non mi ha mai dato l’impressione di essere onesto nei rapporti umani. Non era mai diretto. Andava a zig zag. Quando non era contento di come ci allenavamo, se la prendeva con i giovani, con i più deboli, che magari invece erano in testa a tirare il gruppo. Quel Milan era una delle squadre più forti di sempre. Lui ha avuto una parte importante. Era bravo a farsi amici i giornalisti, ha saputo costruire una immagine da grande innovatore. Non ha inventato nulla. Il modulo che usava il Milan non era né rivoluzionario né offensivo. Schieravamo difensori eccezionali. A farci vincere così tanto è stata sempre la difesa, alla quale lui si applicava molto, dedicando invece poco tempo alla fase offensiva"
LA STAMPA ITALIANA - "Quando parlavo con la stampa italiana - racconta Van Basten - mi sentivo davvero straniero. Non era una bella sensazione. All’esordio in casa della mia prima stagione perdiamo con la Fiorentina. Mi chiedono della partita. Rispondo che secondo me l’abbiamo interpretata in modo sbagliato. Ne nasce uno scandalo. Un solo imputato. Anzi un colpevole: io".
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