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UN INSOSPETTABILE TRA LE CERTEZZE DI INZAGHI

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Torniamo con la memoria alle ultime ore dello scorso 1° settembre 2014, in occasione della ‘deadline’ della sessione estiva del calciomercato. Il Milan annuncia l’acquisto dal Parma di Jonathan Biabiany per circa 6 milioni di...

Daniele Triolo

Torniamo con la memoria alle ultime ore dello scorso 1° settembre 2014, in occasione della 'deadline' della sessione estiva del calciomercato. Il Milan annuncia l'acquisto dal Parma di Jonathan Biabiany per circa 6 milioni di euro più il cartellino di Cristian Zaccardo: il francese fa le visite mediche con il club rossonero, con tanto di prima foto ufficiale postata sull'account Twitter ufficiale della società. Poi, però, l'affare salta: non si capisce se per il rifiuto di Zaccardo di tornare in Emilia, o se perché i medici del Milan scoprono quell'aritmia cardiaca che ha successivamente frenato la carriera di Biabiany. Fatto sta che quasi in chiusura di mercato Galliani, abile stratega, dirotta quei 7 milioni di budget verso Bergamo: dall'Atalanta di Stefano Colantuono, infatti, arriva a Milano il jolly nerazzurro Giacomo 'Jack' Bonaventura.

E mai acquisto è stato, a conti fatti, più azzeccato. Bonaventura, infatti, si è rivelato uno dei colpi più indovinati sul mercato rossonero negli anni recenti. Giunto in sordina, entrato nello spogliatoio del centro sportivo di Milanello in punta di piedi, 'Jack' si è ritagliato gradualmente uno spazio sempre più importante in rosa, in squadra e, soprattutto, in campo. Il suo esordio rossonero? Da predestinato, con il bel gol che, nella trasferta del 'Tardini' dello scorso 14 settembre, aprì il pirotecnico 5-4 del Milan sul campo del Parma. Finora, il forte centrocampista italiano ha collezionato 21 presenze su 24 e realizzato 4 reti (oltre quella al Parma, a segno anche contro il Cagliari al 'Sant'Elia' e contro Napoli e Cesena a 'San Siro'): Bonaventura ha saltato solamente tre gare, e quando è stato a disposizione, raramente Inzaghi lo ha fatto partire dalla panchina, prediligendo un suo utilizzo dal 1' in virtù delle sue enormi qualità.

Qualità tecniche, ma senza dubbio anche tattiche. Perché se è vero che Bonaventura possiede i piedi, lo spunto, la visione di gioco e la 'testa' da trequartista, da classico “numero 10” (posizione che, tra l'altro, ha ricoperto con ottimi risultati domenica pomeriggio contro il Cesena), è altrettanto vero che il 26enne ragazzo di San Severino Marche si è fatto apprezzare ed ammirare dal tecnico, dai compagni, dal pubblico e dagli addetti ai lavori per la sua straordinaria capacità di mettersi al servizio della squadra, di fornire equilibro all'assetto difensivo ma, al contempo, di essere l'uomo in più in fase offensiva nel momento in cui la squadra attacca con convinzione l'avversario. Una duttilità impressionante, che oltre ad avergli fatto guadagnare i galloni da titolare nello starting eleven rossonero potrebbe presto fare di Bonaventura un elemento importante anche della Nazionale azzurra, nelle cui fila ha già collezionato 2 presenze.

Sabato sera, alle ore 20.45, il Milan sarà di scena a Verona: affronterà il Chievo per cercare la vittoria del definitivo rilancio in chiave europea. E saprà di poter contare, una volta per tutte, su Jolly-Jack, ragazzo tutto tecnica e polmoni, per tornare presto tra i campioni.