Il 2018 è stato, nel bene e nel male, l'anno del Milan di Gattuso: subentrato a Montella a fine 2017, Rino ha rivoluzionato i rossoneri con una nuova preparazione fisica, ripartendo da alcune certezze e tirando fuori il meglio da alcuni giocatori sin lì sottotono. Uno di questi è Hakan Calhanoglu, vero protagonista del finale di stagione dell'anno scorso. Una fine di campionato perfetta, con i primi mesi dell'anno colorati dal turco con giocate di grande classe, cambi di gioco perfetti e anche qualche gol. Un mix di tecnica e qualità che hanno condotto il Milan alla qualificazione in Europa League, risalendo la classifica. Tra le perle dell'ex Bayer, anche il gol all'Emirates negli ottavi contro l'Arsenal. La seconda parte di 2018, invece, è stata completamente diversa: i problemi personali e le questioni con la moglie hanno rispecchiato i suoi problemi in campo. Difficoltà ad emergere, diverse partite da flop e astinenza dal gol: un periodo buio, dove Gattuso non lo ha comunque mai abbandonato, continuando a dargli fiducia e minuti in campo.
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