Nel corso della ai microfoni di "ES Radio", l'ala del Milan Suso ha parlato anche degli inizi della sua carriera: "Ho preso la decisione di lasciare la Spagna a 15 anni, non è stato semplice: la cosa più semplice sarebbe stata rimanere qui vicino, per andare e tornare con più facilità, ma ho preso la decisione corretta. Ero contento e avevo grande voglia, era la prima volta che andavo via di casa e una volta che mi sono adattato dopo i primi 3-4 mesi ho vissuto bene".
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Suso sull’approdo al Milan: “Una sfida arrivata nel momento giusto”
Dal Liverpool al Milan: "Ho iniziato a vivere con una famiglia inglese che lavorava per il Liverpool, è sempre un po’ strano vivere con persone che non conosci ma mi sono adattato perfettamente: c’è chi soffre di più e di meno il cambio di vita, ma per me è andato tutto bene. Mi allenavo, mi piaceva stare lì e quando ti allenavi con grandi giocatori era splendido. Dopo l’esperienza all'Almería sono tornato a Liverpool, avevo un ultimo anno di contratto e il club voleva rinnovare: in quel momento, però, arrivò l’opportunità del Milan. Volevo cambiare, sentivo fosse il momento giusto e sapevo che il Milan non fosse nel suo miglior momento, ma volevo provare cose nuove e ho deciso di andare a Milano".
Mihajolovic e il prestito al Genoa: "Quando sono arrivato al Milan stavo recuperando da un intervento agli adduttori, che mi ha tenuto fermo 4-5 mesi: sapevano che non stessi bene, abbiamo atteso 3-4 mesi per poter recuperare la forma adatta e quando arrivò Mihajlovic, dopo Inzaghi, mi sentivo bene fisicamente. Con Sinisa però non giocavo, non mi faceva giocare, e per questo sono andato al Genoa, dove ho trovato un allenatore molto bravo come Gasperini: lì avrei potuto dimostrare che nel Milan avrei potuto giocarci eccome, e così è stato".
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