Questo significa che il Comune può ora procedere con la vendita, fissata a circa 197 milioni di euro. Anche se il vincolo sul secondo anello dovrebbe scattare il 10 novembre 2025.
Secondo il Tar, le valutazioni della Soprintendenza sulla vetustà (antichità) del secondo anello sono fondate: “le valutazioni espresse nel parere preliminare della competente Soprintendenza in ordine al requisito della vetustà, 70 anni dall’esecuzione, del secondo anello non appaiono implausibili, laddove individuano nel Verbale di constatazione di compimento dei lavori, collaudo provvisorio, datato 10 novembre 1955, la data di riferimento per la verifica del decorso dei settanta anni dalla esecuzione dei lavori stessi”.
Secondo i giudici, non esiste un danno immediato nel procedere con la vendita. Infatti, hanno dichiarato: “non appare sussistente neppure il prescritto periculum in mora, dedotto in modo generico […] la demolizione dello Stadio Meazza non potrà avvenire prima del 2030”.
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