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Risparmiati 4 milioni per perderne 100. Gli errori estivi del Milan si fanno sentire

Risparmiati 4 milioni per perderne 100. Gli errori estivi del Milan si fanno sentire
Il Milan chiude una stagione fallimentare, ma il peccato originale arriva nella scorsa estate: risparmiati 4 milioni per perderne 100
Francesco Aliperta Redattore 

Il peccato originale, prima ancora dell'addio di Maldini e della triste cessione di Tonali, è stato commesso proprio nell'ultima estate. Un Milan reduce dal secondo in campionato, e pronto ad aprire un nuovo ciclo dopo aver salutato Stefano Pioli. Insomma, ci si appresta a iniziare una stagione all'insegna delle novità. C'è Ibrahimovic, c'è un pacato ottimismo, c'è una squadra da migliorare ma non da rivoluzionare, c'è "il gruppo di lavoro" e tanti, ma davvero tanti, rumors attorno al mondo rossonero.

Difatti, l'unica vera scelta da fare è quella relativa all'allenatore, poiché la rosa rossonera porta in dote elementi importanti e necessita di una guida forte che possa accelerare la crescita del Diavolo. Eppure, è proprio in quel momento che inizia un'inesorabile successioni di eventi che ci porterà a oggi. Il Milan è fuori da ogni competizione europea, potrebbe addirittura chiudere al nono posto in classifica e rischia di perdere alcuni dei suoi elementi più importanti.


Milan, guida al risparmio sbagliato. Con Conte il primo dei grandi errori rossoneri

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Per capire l'effettivo peccato originale sopracitato, ci basta rivedere le cifre del contratto di quello che diventerà il successore di Stefano Pioli, ovvero Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese arriva in rossonero attraverso un accordo di tre anni a 2,5 milioni di euro e una clausola che permetterebbe poi alla società di risparmiare sul suo ingaggio qualora venisse esonerato entro i primi 6 mesi del suo operato (come poi realmente accaduto a dicembre 2024).

Ecco, mentre il Milan trattava con Fonseca, il Napoli si assicurava Antonio Conte. Stipulando con lui un contratto di 6,5 milioni di euro (più bonus) fino al 2027. L'allenatore italiano era stato insistentemente accostato ai rossoneri, dato che, da molti, era visto come il profilo perfetto per rimediare a quelle carenze caratteriali che la squadra aveva mostrato nella stagione precedente. Purtroppo, però, Conte fu scartato dal team di Furlani-Moncada-Ibrahimovic poiché "non rispecchiava i nostri parametri". Come spiegato dallo stesso svedese.

Che fosse una questione caratteriale, che fosse una questione economica o di immagine non lo sappiamo. Forse non lo sapremo mai. Ciò di cui siamo certi, però, è che il fallimento del Milan è iniziato proprio da quel "risparmio". Dalla scelta di non puntare su un tecnico esperto e in grado di garantirti un certo traguardo minimo. I dirigenti rossoneri, così facendo, hanno "risparmiato", ci teniamo a sottolineare questo verbo, 4 milioni per poi perderne, quasi un anno dopo, ben 100.

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