Ciò che rapisce l'occhio, nel vedere giocare Ricci, è l'eleganza nel trattare il pallone, nel muoversi tra gli spazi. In carriera ha agito sia da regista davanti alla difesa che da mezzala, e nelle ultime stagioni è cresciuto anche in predisposizione offensiva nonostante questo miglioramento non si sia tradotto anche in una crescita delle cifre. Samuele è giocatore solido, che nell'ultima stagione si è distinto per la capacità di mantenere il pallone in fase di pressione ma anche per quella di smarcarsi, con efficaci movimenti negli spazi vuoti avversari.
Osservando la sua carriera si ha la costante impressione di un atleta che lavora sui punti deboli per limarli e convertirli, allo stesso tempo, in punti di forza. I suoi allenatori (tra Empoli, Torino e Nazionale) hanno sempre stravisto per lui, ragazzo che si segnala anche per valori e interessi. Anche fuori dal campo, a cominciare dal fortissimo legame con la sorella Sara, la madre Laura e il padre Alessandro: il numero 28 sempre indossato è in suo onore, per il suo giorno di nascita. Studia Economia Aziendale e i suoi interessi spaziano dal cinema alla musica (suona la chitarra) e alla moda. Da menzionare la passione per l'Africa, frequente meta dei suoi viaggi estivi: è stato in Namibia, Kenya, Madagascar e Uganda. Un bel profilo calcistico e umano, pronto ora a mettersi in gioco in rossonero.
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