Giocatori come Andrea Pirlo ne nascono uno ogni cinquant'anni, forse. Uno che da del tu al pallone, che ha una visione di gioco sublime e sa sempre esattamente cosa gli sta capitando intorno. Un giocatore che sa mettere la palla ovunque, anche da cinquanta metri. Pirlo si è raccontato ai microfoni di Marca Plus, ripercorrendo tutta la sua carriera, dagli esordi all'America. Tante gioie, ma anche qualche rimpianto. Gli anni al Milan tra successi e sconfitte.
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Pirlo: “Il Milan mi ha cambiato la vita, peccato per Istanbul”
Pirlo ripercorre tutta la sua carriera in una lunga intervista. Dall'Inter fino all'America, passando dal Milan e dalle due Champions. Con un due rimpianti.
Ecco i passaggi più importanti sul suo passato in rossonero: "Quando sono andato al Milan e lì è cambiata la mia vita. Mi sono affermato grazie soprattutto al lavoro di un grande allenatore come Carlo Ancelotti, persona fantastica e allenatore speciale. È stato un piacere lavorare con lui. Abbiamo vinto due Champions, ma potevano essere tre. Se non ci fosse stata quella maledetta notte di Istanbul contro il Liverpool... Vincevamo 3-0 all'intervallo e abbiamo sfiorato altri gol. Poi non so cosa sia successo, fatto sta che abbiamo perso ai rigori. Nel 2010 potevo andare al Real Madrid, ma avevo un contratto con il Milan e non potevo fare nulla per lasciare. È un grandissimo rimpianto non aver giocato in un club come il Real o il Barcelona. C'è da dire che però ho passato 10 anni al Milan in cui ho vinto tutto ciò che si poteva vincere. Eravamo una delle squadre più forti del Mondo".
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