Il tempo scorre velocemente, ma certi amori non finiscono mai. Anzi, in alcuni casi sembrano rafforzarsi sempre di più. E questo è proprio il caso di Alexandre Pato, talento brasiliano con un cuore profondamente rossonero, che ha voluto riaprire pubblicamente il cassetto dei ricordi con una dichiarazione che ha fatto breccia nel cuore di tutti i tifosi rossoneri.


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Pato, l’essenza del milanismo: un amore che non si spegne mai
Pato e il richiamo del Diavolo: “Mi manca San Siro, darei tutto per sei mesi di Milan”
—“Mi manca San Siro, mi manca il Milan. Darei tutto per indossare ancora quella maglia: mi basterebbero sei mesi per restituire l’amore che ho sempre sentito e per aiutare il club”.
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Parole che sanno di nostalgia, ma anche di passione e forte amore. Un sentimento mai del tutto 'cancellato' o 'dimenticato', nonostante gli anni passati, i tanti infortuni subiti, e un giro del mondo calcistico che lo ha visto attraversare Brasile, Cina, Spagna e Stati Uniti. Il Milan, però, per Pato è sempre stato e rimasto “casa”.
Il ragazzo d’oro che fece innamorare tutta Milano e presto l'Europa
—Arrivato nel lontano 2007 come uno dei talenti più promettenti in giro per il mondo, Pato ha fatto innamorare ben presto San Siro e tutti i suoi tifosi. Da non dimenticare, tra tutti, il gol, quel lampo avuto nel Clasico europeo contro il Barcellona nel 2011: soltanto 24 secondi per zittire l'intero Camp Nou. Ma anche tanti momenti in cui il pubblico lo ha amato non solo per quello che faceva, ma per quello che rappresentava: un ragazzo che sorrideva e dava tutto in campo con la casacca del Milan addosso.
Purtroppo però, quella favola è durata ben poco, a causa dei tanti infortuni che hanno colpito il giovane. Pato ha lasciato Milano solo nel 2013 con 150 presenze e 63 gol, ma, soprattutto, con la sensazione di non aver mai potuto esprimere tutto il suo potenziale.
Con il Milan nel cuore, sempre
—Da allora, in più di un’occasione, il brasiliano non ha mai nascosto il suo desiderio di tornare. Ma questa volta le sue parole suonano più forti, quasi come una richiesta d’aiuto e di amore:
“Mi basterebbero sei mesi per restituire l’amore che ho sempre sentito”.
In un calcio sempre più dominato dal business, la voce di Pato ha un sapore sapore. Non c’è nessun tipo di calcolo, ne strategia: solo il bisogno di chiudere un cerchio rimasto aperto. Una testimonianza rara di quanto il “milanismo” ti resta dentro, come una vera e propria seconda pelle.
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