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Pagni: “Milan, ecco le due strade per ripianare il rosso di bilancio”

Ivan Gazidis, amministratore delegato AC Milan

Ecco le parole del giornalista di Repubblica, Luca Pagni, attraverso il suo Bollettino Milan, sui principali argomenti di attualità rossonera

Donato Bulfon

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ULTIME MILAN - Luca Pagni, giornalista di Repubblica, ha fatto il punto sul suo Bollettino Milan sui principali argomenti di attualità rossonera.

Ecco le sue parole:

"Ricavi fermi, sullo stesso livello dell’anno scorso. E conti ancora in profondo rosso, nonostante il recupero di almeno 40-50 milioni. Dal punto di vista finanziario, si tratta di due notizie di certo non positive. A due mesi e mezzo dalla fine dell’esercizio 2018-2019, a Casa Milan sono iniziate le analisi per stabilire verrà scritto in bilancio. 

Secondo indiscrezioni del quotidiano Milano-Finanza, che il Bollettino è in grado di confermare, il giro di affari del Milan dovrebbe aggirarsi di poco sopra i 250 milioni, ai livelli dello scorso anno (quando i ricavi furono pari a 255 milioni), lontano dai livelli della Juventus ha il doppio del giro di affari (505 milioni), e anni luce distanti dai club inglesi di prima fascia e dalle due “stelle” della Liga, Real e Barcellona.

Il deficit di bilancio, invece, dovrebbe aggirarsi sui 70-80 milioni. Meno dei 125 con cui si è chiuso il conto economico scorso, ma comunque sempre tanti. Per raggiungere il pareggio non ci potranno che essere due strade: un aumento di capitale per compensare le perdite (come quasi ogni anno ha fatto Silvio Berlusconi), oppure cedere almeno due tra i giocatori che hanno più mercato. E farlo entro la fine di giugno.

Ma come è possibile che questo avvenga, avendo avuto Elliott quasi un anno di tempo per intervenire sulla società? La risposta non è semplice. Da un lato, il tempo può sembrare tanto; ma anche nelle aziende private – dove si possono prendere decisioni con una certa rapidità rispetto al pubblico – un anno passa in fretta. E, a quanto risulta, il lavoro per rimettere in sesto il Milan è ancora lungo. Non solo in campo, dove occorreranno almeno un paio di stagioni prima di costruire una squadra che possa competere stabilmente almeno tra le prime 16 in Europa. Ma anche a livello di “disciplina” finanziaria.

Il fatto che il giro di affari sia rimasto stabile dimostra come il “cantiere” della ricostruzione sia appena partito. Con l’ingresso di Ivan Gazids, avvenuto, nei fatti solo a dicembre (poco più di quattro mesi fa), è iniziata l’effettiva riorganizzazione. Come il Bollettino ha già spiegato, solo due mesi fa è arrivato l’uomo che dovrà rilanciare i ricavi commerciali: in pratica, sono state congelate le trattative precedenti (tra cui lo sponsor di “peso” di cui avevamo parlato in precedenza) e di fatto si è ripartiti da capo. Anche perché molte operazioni saranno connesse al progetto del nuovo stadio. Inoltre, è ben differente poter lavorare con la certezza di poter disputare la Champions, che come abbiamo visto anche solo per la partecipazione alla fase ai gironi porta in dote almeno 45-50 milioni.

Pertanto, i conti del Milan si capiranno meglio a fine campionato, dopo la prossima campagna trasferimenti e soprattutto dopo il tentativo di accordo con l’Uefa per avere più tempo per rientrare nei parametri del Financial fair play. Se non fosse che Elliott è solo all’inizio del suo progetto la situazione non sarebbe delle migliori: ma prima di giudicare bisogna dare tempo e soprattutto aspettare le prossime mosse".  Intanto, ecco le parole di Simone Inzaghi sulla corsa Champions: continua a leggere >>>

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