Il messaggio trasmesso non è solo sportivo, ma sottolinea la necessità di una vera e propria "rivoluzione culturale e linguistica", un processo che accompagni e rafforzi la crescita del calcio femminile, sempre più protagonista anche a livello internazionale.
La Federazione, con un comunicato ufficiale, ha spiegato l'importanza di questa iniziativa, esprimendo l’intento di "portare avanti un profondo cambiamento" che attraversi l'intero Paese, non solo nel calcio, ma anche nei diritti e nelle pari opportunità. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha dichiarato: "Il calcio può e vuole fare la sua parte nel contribuire a rendere la nostra società più moderna e inclusiva."
Gravina ha poi rimarcato i passi già compiuti, come lo storico riconoscimento dello status di professioniste alle calciatrici e l’impegno continuo nella promozione del calcio giovanile femminile, elemento chiave per lo sviluppo del movimento. "Lo sviluppo del calcio di base praticato dalle bambine rappresenta uno dei punti fermi della missione federale", ha aggiunto, enfatizzando che i principi di parità e inclusività non devono essere limitati a una sola giornata, ma devono essere vissuti tutto l'anno, con un impegno sempre più forte e responsabile.
Questa iniziativa della FIGC arriva in un momento di grande crescita per il calcio femminile, un movimento che, grazie a investimenti mirati e a un crescente sostegno da parte di sponsor e media, sta conquistando sempre più attenzione e rispetto
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