archivio2018

Pagni: “Perché Elliott ha detto no al magnate ceco”

Casa Milan
Nei giorni scorsi un magnate della Repubblica Ceca ha presentato un'offerta per l'acquisto del Milan, rifiutata. Pagni spiega il motivo.

Stefano Bressi

Sul proprio blog personale, Luca Pagni è tornato sulla ricca offerta del magnate ceco per l'acquisto del Milan, rifiutata dal fondo Elliott. Ecco perché è stata rifiutata e chi era l'offerente: "L’indiscrezione è stata lanciata dal quotidiano La Repubblica, ma confermata anche dal sito Calciomercato.com. L’uomo d’affari ceco, Daniel Kretinski, ha avanzato al Milan la possibilità di rilevare il controllo del Milan per una cifra che si aggira sui 600 milioni. Una offerta che sarebbe stata rifiutata dal fondo Elliott, proprietario del Milan sebbene si tratta di una somma superiore a quanto finora investito nel club rossonero (quasi 350 milioni).

Secondo quanto risulta al Bollettino, c’è stato effettivamente un incontro tra un alto dirigente del gruppo controllato da Kretinski (più avanti spiegheremo di cosa si occupa) e il presidente del Milan Paolo Scaroni. Secondo fonti vicine agli interessati si sarebbe parlato di altri “affari”. Ma tutto fa pansare che siano smentite di circostanza.

In ogni caso, l’offerta non è stata presa in considerazione. Di conseguenza, oltre a raccontare brevemente chi è il magnate che avrebbe voluto il Milan, il Bollettino vuole tornare sul perchè in questo momento Elliott non sta pensando a vendere a meno di offerte “miliardarie” (impraticabili in questo mometno per il valore economico del bilancio del Milan).

Partiamo dal chi è Daniel Kretinski. Nato a Brno, la seconda città della Repubblica Ceca, ha iniziato a lavorare come avvocato d’affari e giovanissimo si è messo in proprio creando un fondo di investimento e da qui un suo piccolo impero che dall’Europa centrale – dove ha rilevato società statali messe in vendita con le privatizzazioni – si è poi espanso in Germania, Francia e Italia. Le sue attività sono controllate dalla società Eph, attiva soprattutto nel settore dell’energia, rilevando centrali e miniere di carbone. In Italia ha comprato cinque centrali cedute dal gruppo tedesco E.on e da Enel ha rilevato la maggioranza dell’ex monopolista della Slovacchia, forte di due centrali nucleari: Eph è il quinto gruppo in Europa per produzione di energia elettrica.

Patron dello Sparta Praga. L’altra settimana era su tutti i giornali d’Europa per l’operazione che lo ha portata a rilevare la quota di maggioranza del quotidiano Le Monde, il più prestigioso di Francia. I media sono la sua seconda attività, possedendo giornali locali e radio nella Repubblica Ceca e altri paesi dell’est. Non è la prima volta che si occupa di calcio, essendo il proprietario dello Sparta Praga. Il suo nome è stato accostato anche ad altri club: si era scritto che avesse presentato offerte per rilevare il Cagliari e la Lazio.

Il rifiuto dei Singer. Questo ci porta a spiegare perchè in questo momento la famiglia Singer, gestore del fondo Elliott, non è interessata a offerte per il Milan. Semplicemente perchè, anche le più generose, non sarebbero all’altezza dei loro obiettivi. Come ha ribadito in più di una occasione il presidente Paolo Scaroni, Elliott ha un orizzonte di investimento di 3-5 anni, periodo nel quale è convinto di portare la valorizzazione del Milan a una cifra ben al di sopra del miliardo di euro.

Progetto quotazione in Borsa. E’ ovvio che ci vorrà tempo, visto che il Milan è appena tornato a un fatturato superiore ai 250 milioni. Occorrono nuovi sponsor, contratti commerciali, ricavi da diritti tv da partecipazione in Champions e un diverso utilizzo di San Siro, campagne marketing in Asia. Il che non potrà avvenire in tempi brevi. Una volta triplicato, come minimo, il fatturato complessivo, Elliott potrà mettere in vendita il Milan, magari attraverso una quotazione in Borsa. Ecco perchè per qualche anno il Milan rimarrà saldamente nelle mani di Eliott".

SCARICA LA NOSTRA APPiOS /// Android

tutte le notizie di