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Cutrone, nuovo esame: uscire dall’ombra di Piatek

Lo spazio a disposizione di Cutrone è sempre meno, con un Piatek in forma straordinaria. Il 63 dovrà essere bravo a sfruttare i pochi minuti che avrà.

Stefano Bressi

Il calcio è beffardo a volte, dà e toglie, come tutte le cose più belle della vita. Ne sa qualcosa Patrick Cutrone, che in pochi mesi si è ritrovato titolare nel Milan dall'essere attaccante della Primavera e ora, invece, fatica a trovare spazio a distanza di ancora meno tempo da quei bellissimi momenti. L'arrivo di Krzysztof Piatek sembra aver risolto i problemi realizzativi dei rossoneri, ma averne dati un po' al numero 63, che sembra essere rilegato in panchina a tempo indeterminato.

In un anno e mezzo in rossonero, Cutrone aveva conquistato tutti grazie ai continui gol, spesso decisivi, anche senza partire titolare. Il classe 1998 lo scorso anno, nonostante a inizio stagione fosse la terza scelta, ha scalato le gerarchie conquistando la maglia da titolare e diventando il miglior marcatore del Milan, unico ad arrivare in doppia cifra in campionato. A sorprendere, soprattutto la media realizzativa di una rete ogni 155', numeri davvero incredibili per un giovane di appena vent'anni.

Anche quest'anno, con l'arrivo di Gonzalo Higuain, Cutrone era riuscito comunque a ritagliarsi il proprio spazio infatti, segnando gol decisivi e lasciando il segno, nonostante partisse svantaggiato. Tant'è vero che al momento dell'addio del Pipita verso il Chelsea, Cutrone aveva segnato di più e con una media realizzativa migliore. Patrick sembrava aver scampato anche questa ed essere pronto a giocare con più continuità grazie all'arrivo di Piatek, uno che per quanto forte non era certo un totem intoccabile.

Invece, il polacco non solo ha avuto un impatto devastante sul Milan, ma ha segnato con una regolarità tale da rendere la media gol di Cutrone quasi inconfrontabile: un gol ogni 53' per Piatek, praticamente gliene servono 100 in meno per siglare una rete. Ecco che, così, la maglia da titolare per Piatek è divetata già una cosa ovvia. E allora dovrà essere bravo di nuovo Cutrone, come fatto finora, ha ritagliarsi il proprio spazio nel momento giusto, nei pochi minuti che Gennaro Gattuso gli metterà a disposizione ogni partita.

Perché Rino, comunque, sa bene l'importanza di Cutrone e non ci vuole assolutamente rinunciare. Dovrà essere bravo a gestirlo in questi momenti difficili, ma Patrick è uno dei pochi che è praticamente sempre stato chiamato in causa, a fine gara o dall'inizio, dal tecnico calabrese. Così, Cutrone avrà sempre un po' di tempo per lasciare il segno. E se ora le cose sembrano andare in modo perfetto anche senza di lui, arriveranno certamente i momenti in cui ci sarà bisogno di lui, che dovrà essere bravo a sistemare le cose, come un supereroe che interviene nel momento di necessità. Poi, pian piano, potrebbe riconquistare minutaggio. Anche perché non è escluso che presto il Milan possa giocare con due punte. Ci saranno anche gare in cui Piatek potrà riposare. Per esempio, non è da escludere al 100% che già venerdì contro l'Empoli, in vista della gara di coppa, possa scendere in campo dall'inizio Cutrone. Se così fosse, di certo sarebbe un'occasione preziosa per dimostrare a tutti che il Milan può contare anche su di lui.

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