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Montolivo e Kucka, la strana parabola: da scarti a insostituibili

Alex, Riccardo Montolivo e Juraj Kucka (credits: GETTY Images)

Da indesiderati a insostituibili. Riccardo Montolivo e Juraj Kucka, due centrocampisti completamente diversi ma fondamentali per Mihajlovic

Donato Bulfon

Da indesiderati a insostituibili. Riccardo Montolivo e Juraj Kucka, due centrocampisti completamente diversi, ma appunto per questo complementari e fondamentali nel progetto tecnico dell'allenatore del Milan, Sinisa Mihajlovic.

Due situazioni quasi opposte tra loro quelle dei due mediani rossoneri, attualmente infortunati. Montolivo quest'anno veniva da una stagione molto negativa, nata male dopo l'infortunio con la Nazionale prima dei Mondiali in Brasile, e continuata peggio con le continue ricadute e i problemi del Milan di Inzaghi. Quest'estate il buon Riccardo ha sofferto e non poco il cambio di preparazione, molto più dura rispetto alle precedenti stagioni. In molti lo criticavano, nessuno lo voleva né come capitano rossonero né come titolare, in molti chiedevano una sua cessione. E negli ultimi giorni di agosto le voci di una Juventus interessata si erano rincorse veementi. Ma poi, con l'inizio della stagione, Montolivo, passo dopo passo si è riconquistato il suo posto al centro del progetto, diventandone imprenscindibile. Il centrocampista di Caravaggio si è trasformato in un ottimo recuperatore di palloni, abbinando geometria e copertura, cose che in passato forse non erano le sue due caratteristiche principali.

Discorso diverso quello per lo slovacco. Kucka in molte occasioni, nelle passate stagioni, poteva diventare rossonero, ma poi, lo scorso 28 agosto, un blitz di Galliani con Preziosi, gli ha spalancato finalmente le porte di Milanello. Accolto con sfiducia e scetticismo, Juraj veniva considerato dall'opinione generale come l'ormai consueto contentino di mercato tra il Milan e il Genoa: solo tre milioni per un giocatore in più, buono solo per occupare la casella lasciata vagante da Muntari. Ma le cose poi sono prontamente cambiate. A suon di ottime prestazioni, condite anche da gol importanti, hanno rovesciato le gerarchie, consolidando il suo ruolo da titolare sia nel centrocampo a tre prima, che in quello a quattro poi. Unico neo: i troppi infortuni, non ultimo quello muscolare subito nel riscaldamento della gara contro il Chievo. Un comunicato ufficiale oggi ha riferito di un problema fisico che terrà fuori Kucka per un paio di settimane. Un problema in più per Mihajlovic che dovrà fare a meno di lui dopo Niang e lo stesso Montolivo.

Senza di loro, infatti, il centrocampo rossonero fa davvero molto fatica e difficilmente riuscirà a reggere il nuovo cambio di modulo: Montolivo garantisce equilibrio, Kucka intensità e accelerazioni. Ci si aspetterà molto da Poli e Bertolacci, che poco però hanno convinto domenica. Quello che conta, comunque sarà la mentalità: i nomi verranno dopo, ora conta solo l'atteggiamento giusto per battere subito la Lazio e ricominciare a correre.

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