Dopo esperienze altalenanti, "Superpippo" ha accettato la sfida Pisa con la semplicità disarmante di chi ha un sogno nel cassetto. E quel sogno, oggi, lo condivide con un'intera città in festa. Inzaghi ha trasformato un gruppo in cerca di sé stesso in una macchina da gioco organizzata ed efficace. Il suo metodo? Lavoro incessante, attenzione maniacale ai dettagli, analisi video post-partita (anche dopo le vittorie) e un mantra ben preciso: il gruppo viene prima di tutto.
I numeri, del resto, parlano chiaro: Inzaghi è l'allenatore con la miglior media punti in Serie B tra i tecnici in attività con almeno 50 panchine. Dopo le promozioni con Venezia e Benevento, quella con il Pisa assume un sapore ancora più speciale, perché conquistata in un ambiente affamato di riscatto, dopo anni difficili e con un progetto ricostruito dalle fondamenta.
L'impatto di Inzaghi va ben oltre il campo di gioco. Ha restituito credibilità, orgoglio e un'identità forte a una piazza che da troppo tempo attendeva un leader carismatico. Un ex attaccante del Milan che, con la stessa passione e determinazione che lo hanno reso un incubo per le difese avversarie, ha guidato il Pisa verso la Serie A. Un condottiero nerazzurro che ha saputo infondere la sua mentalità vincente a una squadra e a un'intera città, scrivendo un nuovo, glorioso capitolo nella storia del club toscano. Il Pisa è tornato, e porta con sé la grinta e la fame di un uomo che ha fatto della vittoria la sua ragione di vita.
LEGGI ANCHE: Gattuso: “Il primo giorno al Milan lasciai i peli nel lavandino: mi diede due schiaffi …”
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202503/322681e1ce99422e9df9d0a483e577f9.jpg)
/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/eec494e46b6935697ebe503ae98b13f4-scaled.jpeg)