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Gerry Cardinale, proprietario di RedBird 19/05/2025 PianetaMilan.it (getty images)
Alzi la mano chi, ieri sera, ha avuto il coraggio di assistere alla partita del Milan contro la Roma. Alzi la mano chi, invece, si è intrattenuto con l'entusiasmante diretta gol di ben 8 partite, evento divenuto tristemente raro a vantaggio di diritti tv, introiti e spezzatini. Coloro che hanno avuto il fegato di seguire i rossoneri avranno ottenuto l'ennesima riprova di una squadra che non c'è, di una dirigenza assente e di un allenatore che, ormai, tenta goffamente di salvare il proprio lavoro. L'undicesima sconfitta stagionale del Diavolo mette fine a quelle piccole speranze d'Europa: nella prossima annata, difatti, il Milan sarà impegnato solo in campionato, Coppa Italia e Supercoppa.
Un fallimento totale, giusto da sottolineare, e una società che potrebbe sorprenderci, negativamente, in qualunque momento. Dopo un disastro del genere inizia un processo già ben noto a tutti i tifosi rossoneri: il classico fuggi fuggi di mercato. Già, poiché i rumors ci hanno messo davvero poco a diffondersi. Si inizia dall'addio di Theo Hernandez, si passa a quello di Leao, si continua con quello di Reijnders e si conclude con quello di Pulisic. Via tutti i giocatori migliori, lasciando a Milanello solo coloro che non possono portare sulle scrivanie rossonere una buona offerta per un fondo d'investimento qual è RedBird (e Elliott).
Il leitmotiv dell'estate milanista riecheggia in anticipo e con timore. Cessioni importanti e investimenti mirati e a basso costo, poiché l'importante è trarne profitto, mica vincere. Eppure, ci chiediamo come mai le indiscrezioni non comprendano i veri colpevoli di questo fallimento, ci domandiamo se Furlani, Moncada, Ibrahimovic e Scaroni possano pagare per gli errori commessi. Per dovere di cronaca, è giusto ricordare che Paolo Maldini e Frederic Massara furono licenziati per molto meno.
Intanto, ci interroghiamo anche su Gerry Cardinale. Chissà se lo vedremo in Italia, chissà se lo sentiremo parlare da Casa Milan o Milanello. Dov'è? Cosa sta facendo? Quali sono i suoi piani? Cosa ne pensa di questo disastro? Ma soprattutto: è davvero lui il proprietario del club? Si tratta di domande lecite all'alba, non tramonto giacché è appena iniziata, di una catastrofe sportiva ed economica. Che fine ha fatto l'ambizioso progetto riguardante lo stadio? Ci sono tracce degli investimenti intelligenti tanto pubblicizzati? E infine, non sarebbe il caso di evitare la tournée estiva dato che il Milan potrebbe essere costretto a giocare dei bellissimi 32esimi di Coppa Italia contro il Bari a metà agosto? Attendiamo risposta.
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