Al momento della discussione, durante il Consiglio comunale, la consigliera Gina Falbo ha spiegato di avere chiesto un'inversione che non le è stata concessa. Da qui la scelta di non discutere la mozione e di ripresentarla per una riunione successiva al consiglio.
Ad aprile il Comune di San Donato e la Città Metropolitana di Milano avevano comunicato la decisione di sospendere l'accordo di programma in corso per lo stadio a San Donato "nell'ottica di valutare eventuali sviluppi alternativi del progetto ipotizzati". A portare alla decisione era stata una riunione tra i rappresentanti del Comune, della Città Metropolitana, di Ferrovie dello Stato, della Rete Ferroviaria Italiana e di Sport Life City, su iniziativa di Francesco Squeri, sindaco.
Quest'ultimo aveva parlato pubblicamente di uno sviluppo alternativo, che vedrebbe il Milan comunque protagonista: "Abbiamo avuto conferma da parte del Milan che, qualora dovesse andare avanti l'ipotesi dello stadio a Milano, resterebbe comunque vivo sul nostro territorio. In particolare, vorrebbero realizzare un polo sportivo per settore giovanile e femminile".
E poi: "Un eventuale sviluppo di questo tipo ci vedrebbe favorevoli in quanto valorizzerebbe un'area attualmente fonte di criticità dal punto di vista della sicurezza. Con piacere abbiamo registrato da parte di RFI, FS e Sistemi Urbani la volontà di partecipare all'Accordo di Programma anche in caso di rimodulazione del progetto".
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