"Abbiamo fatto una grande stagione, con due trofei vinti. Per lo Scudetto ci proveremo il prossimo anno". Una frase sentita più e più volte dai protagonisti dell'Inter: da Simone Inzaghi al suo vice, passando per il vice presidente Javier Zanetti. Ma se si alza il tappeto nerazzurro, la polvere diventa ben visibile. Partiamo dal discorso tecnico, che vede l'Inter portare a casa una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia al termine di questa stagione. Striscione polemico a parte, davvero si possono paragonare questi trofei ad uno scudetto perso contro i cugini rossoneri? Inoltre non si capisce per quale motivo si sia voluto tenere un profilo basso nonostante una conferma del titolo che doveva essere doverosa. C'erano tutti i presupposti per la seconda stella, eppure è passato il concetto che questo scudetto sarebbe stato tutto di guadagnato. Questione di punti di vista. O forse classica pretattica.
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Milan, Scudetto strategico che affossa l’Inter economicamente
Uno scudetto che riporta il Milan nell'Olimpo della Serie A, ma che si rivela anche strategico. Conseguenze economiche in vista per l'Inter
Ma non è finita qui, anzi i dolori devono ancora iniziare. Lo scudetto del Milan vale molto di più del previsto. Non solo perché riporta il Diavolo in vetta alla Serie A dopo 11 anni, ma anche perché mette nei guai i bilanci dell'Inter. È risaputo, infatti, che il club nerazzurro, nelle prossima sessione di calciomercato, dovrà avere un attivo di 60 milioni di euro. Vale a dire che, ad esempio, se non acquista nessun calciatore dovrà comunque fare cessioni per una cifra pari a 60 milioni. La vittoria dello scudetto, che avrebbe garantito 20 milioni, avrebbe in parte ammorbidito questa questione. Pertanto la sola cessione annunciata di Alessandro Bastoni potrebbe non bastare. Oppure l'Inter dovrebbe soltanto andare sui parametri zero in stile Henrik Mkhitaryan.
Le premesse, dunque, non sono esattamente rosee per l'Inter. E tutto questo anche 'per colpa' di un Milan che, di riflesso, ha compiuto un'altra azione a suo vantaggio. Achraf Hakimi e Romelu Lukaku rappresentano gli apripista di quella che potrebbe diventare una consuetudine per il club di Steven Zhang. Come prendere due piccioni con una fava. Le Top News di oggi: Donnarumma non si pente di aver lasciato il Milan, futuro Paolo Maldini e non solo
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