MILAN FEMMINILE - Ai microfoni di Milan TV, l'attaccante del Milan Femminile Deborah Salvatori Rinaldi ha parlato della sua giornata tipo e di alcuni aneddoti.
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Milan, Salvatori Rinaldi: il design, il soprannome e l’esultanza per il sole
Ai microfoni di Milan TV, l'attaccante del Milan Femminile Deborah Salvatori Rinaldi ha parlato della sua giornata tipo e di alcuni aneddoti
"Ero una bambina estroversa, i miei genitori mi hanno sempre appoggiata in tutto quello che facevo. Ho sempre avuto una vena creativa. Vivo con altre due persone: Laura Fusetti che quando si sveglia prepara sempre il caffè, dopodiché ci imbattiamo nel traffico milanese. Sono molto metereopatica. Fino alle 14.30 circa siamo impegnate col Milan, poi torniamo a casa dopo aver pranzato. Attualmente sono sotto esame perché studio design e sto preparando un importante progetto. Ho fatto tantissimi anni danza e pattinaggio artistico, ma ho sempre giocato a calcio. Al primo provino il mister mi disse in che ruolo volessi giocare. Io risposi fascia destra, ma dopo avermi vista calciare mi disse che dovevo fare l'attaccante e da lì non mi spostai più. Il mio soprannome è "Nobile", perché il trisavolo di mio padre era il conte d'Aquila e si sposò con la contessa Rinaldi e da lì i cognomi si unirono, ma poi anche per i modi che ho di fare. Dopo l'allenamento pranziamo tutte insieme, è un bellissimo momento di relax che abbiamo e che apprezziamo. Studi? Io ho fatto una triennale di disegno industriale a Firenze e sono contenta di aver scelto quel percorso sostenendo tutti gli esami con molto entusiasmo. Oggi sono nella città del design per eccellenza e mi mancano 2 esami più il tirocinio per terminare, poi vi invito tutti alla mia laurea (ride ndr). Non gioco mai senza treccia e senza fascetta: quella bianca è quella portafortuna. La mia esultanza? E' un segno particolare. Ho cercato qualcosa che facesse riferimento al "segui il sole", e allora ho scelto questo gesto che indica il mirino verso il sole.
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