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Milan, Rebic e i suoi fratelli: in quattro sulla graticola

Fabio Barera

Ante Rebic e altri tre giocatori rischiano di lasciare il Milan a fine stagione e avranno due mesi per convincere il Diavolo del contrario

Nelle ultime settimane, prima che la sosta per lasciare spazio alle Nazionali, interrompesse i campionati, il Milan era tornato a vivere un periodo di forma particolarmente negativo. Nella stagione sin qui altalenante vissuta dal Diavolo, ci sono diversi giocatori che, secondo quanto riferito da gazzetta.it, più di altri hanno deluso e che potrebbero lasciare Milanello al termine della stagione, per i motivi più diversi.

Tra questi non si può non citare Ante Rebic. Il croato è lontano anni luce da quello che segnava 12 gol in una singola annata e, anche a causa dei numerosi infortuni di cui è stato vittima, in questa Serie A non ha fatto vedere tutto il suo valore. Se la situazione non dovesse migliorare il duttile attaccante, certamente oscurato da Rafael Leao, potrebbe lasciare il Milan a giugno, anche perché c'è da tenere in considerazione che al momento pesa circa 3,5 milioni di euro sulle casse rossonere.

Milan, anche Messias rischia di lasciare a giugno

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Tra i sacrificabili c'è anche Junior Messias. La necessità di trovare una scelta di primo livello su quella fascia, rincorsa per diverse sessioni di mercato e mai trovata, obbliga il Diavolo a fare una scelta tra lui ed Alexis Saelemaekers. Il belga, nell'idea della dirigenza e del tecnico Stefano Pioli, sarebbe il preferito per caratteristiche e questo potrebbe essere un male per l'ex Crotone.

E infine ci sono Yacine Adli e Aster Vranckx. Il primo è stato lasciato in prestito al Bourdeaux per farlo maturare, ma ha raccolto poco ed è stato lanciato da titolare solo una volta, troppo poco per un giocatore di cui si parlava un gran bene. Il secondo, invece, nonostante alcuni guizzi importanti, ha faticato a trovare spazio in mediana ed è forse colui che, tra i quattro, ha più speranze di rimanere al Milan. Ma le valutazioni sono ancora in corso e tutti dovranno dimostrare di potersi giocare le proprie carte.