news milan

MILAN, PUGNO DURO CON MENEZ: ATTEGGIAMENTO SBAGLIATO E DIPENDENZA NOCIVA

Jeremy Ménez, croce e delizia dei tifosi rossoneri. Il francese, sbarcato nel capoluogo lombardo a parametro zero dal PSG, dichiarò la scorsa estate di non essere più il giocatore discontinuo talvolta ammirato, talvolta...

Daniele Triolo

 Ménez recentemente un po' "sbiadito" (fonte foto: www.aldia.cr)

"Jeremy Ménez, croce e delizia dei tifosi rossoneri. Il francese, sbarcato nel capoluogo lombardo a parametro zero dal PSG, dichiarò la scorsa estate di non essere più il giocatore discontinuo talvolta ammirato, talvolta imprecato, nei tre anni già trascorsi in Italia con la maglia della Roma. Dichiarò, anche, di aver 'messo la testa a posto' e di essere maturato, come uomo e come calciatore, promettendo ai milanisti una stagione di altissimo profilo, tecnico e mentale.

"Ed in effetti, le prime uscite con la maglia rossonera sono state da applausi: utilizzato sovente da Inzaghi nel ruolo di 'falso nueve', un po' per necessità iniziali, ed un po' per via di un tanto immediato quanto sorprendente adattamento alla nuova posizione in campo, Ménez ha illuminato la platea di 'San Siro' in occasione di Milan-Lazio, procurandosi e realizzando il rigore della terza rete, ed ha addirittura brillato nel pirotecnico 5-4 dei rossoneri al 'Tardini' di Parma, dove ha messo a segno un gol di tacco da antologia.

"Dalla partita contro la Juventus, però, il funambolico francese ha cominciato la sua parabola discendente, giocando a corrente alternata, ed accendendosi sempre di meno. Sempre rapido, imprevedibile e pungente quando parte palla al piede, nel corso delle ultime gare disputate dal Milan sono però sempre più ricorrenti le sue lunghe, e preoccupanti, pause. Ménez appare ora avulso dal gioco, 'distante' dal cuore dell'azione, piuttosto svagato in fase offensiva. Spesso, oltretutto, il suo atteggiamento sul campo rasenta la supponenza: in sostanza, come se decidesse lui come e quando giocare, ed in quale zona del terreno di gioco spostarsi di volta in volta.

"Questo, a ben ricordare, è sempre stato un grande limite del talento francese, per il quale tutti i suoi precedenti allenatori hanno faticato a trovargli una collocazione tattica nell'undici iniziale. Con Inzaghi le cose sembravano andare in una maniera differente, ma, palesemente, l'idillio e l'alchimia di inizio stagione sono uno sbiadito ricordo, ed ora è compito dell'allenatore richiamarlo all'ordine ed alla disciplina. Non fosse altro perché l'anarchia tattica di Ménez 'vincola' tatticamente tutta la squadra, costringendo Inzaghi, che pare non volere/potere fare a meno di lui, a confinare in panchina a turno una volta Torres (se Ménez gioca centravanti), una volta El Shaarawy (se, al contrario, il numero 7 parte titolare dall'out sinistro).

"Il francese può continuare ad essere, d'ora in avanti, l'arma in più nell'arsenale rossonero. Abile nell'uno contro uno, salta l'uomo con estrema facilità e crea la superiorità numerica in attacco. Regala, inoltre, giocate di classe cristallina. Ma deve cambiare atteggiamento. Deve tornare a mettersi a disposizione del gruppo e non sentirsi la stella della squadra: attualmente, Ménez non rappresenta un fattore. Ritarda la giocata, rallenta la manovra, si incarta e si intestardisce nel voler superare gli avversari come birilli, magari negando il passaggio ad un compagno meglio posizionato rispetto a lui. E così, ovviamente, non va. Bisogna usare il pugno duro. Bisogna fargli capire che può rappresentare il fulcro del gioco offensivo del Milan unicamente se torna mentalmente umile e disponibile verso i suoi compagni.

"Soltanto così, con il giusto spirito, Jeremy Ménez potrà mantenere in pieno la promessa fatta a luglio ed assurgere, perché no, a nuovo incontrastato idolo di 'San Siro'.

"Daniele Triolo

tutte le notizie di

Potresti esserti perso

Informativa Privacy

Informativa Privacy

I ricavi ottenuti da pubblicità personalizzata ci aiutano a supportare il lavoro della nostra redazione che si impegna a fornirti ogni giorno informazione di qualità.

Rcs Mediagroup si impegna quotidianamente a fornirti informazione di qualità attraverso il lavoro di giornalisti, grafici e tecnici. Per garantire un'informazione libera e accessibile facciamo ricorso a pubblicità profilata che copre i costi della navigazione così da permetterti di usufruire di una parte dei contenuti gratuitamente. Senza la pubblicità l'accesso ai nostri servizi avviene previo pagamento a pacchetti di abbonamento crescenti per contenuti e costo. Scegli se accedere al servizio di base permettendoci di erogare pubblicità personalizzata o aderendo a un piano di abbonamento equivalente.

Come indicato nella cookie policy, noi e terze parti facciamo uso di tecnologie, quali i cookie, per raccogliere ed elaborare dati personali dai dispositivi (ad esempio l'indirizzo IP, tracciamenti precisi dei dispositivi e della posizione geografica). Per installare i cookie che garantiscono le funzionalità tecniche, non è necessario il tuo consenso. Con il tuo consenso, noi e alcune tra 1002 terze parti presenti in questa lista - inserzionisti nonché intermediari del mercato pubblicitario di volta in volta coinvolti -, potremo mostrarti pubblicità personalizzata, misurarne la performance, analizzare le nostre audience e migliorare i nostri prodotti e servizi. Puoi liberamente conferire, rifiutare o revocare il consenso a tutti o alcuni dei trattamenti facendo click sul pulsante "Preferenze" sempre raggiungibile anche attraverso la nostra cookie policy. In caso di rifiuto integrale o delle singole finalità necessarie all'erogazione di pubblicità e di contenuti personalizzati, potrai scegliere di aderire a un piano di abbonamento. Puoi acconsentire direttamente all'uso delle tecnologie sopra menzionate facendo click su "Accetta e continua" o rifiutarne l'uso e abbonarti facendo click su "Rifiuta e abbonati".