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Milan provinciale: Gattuso, da dove si riparte?

Gattuso Benevento Milan
L'atteggiamento di Benevento non è positivo: Milan remissivo, con un carattere da provinciale. Difesa bassa, tanti calcioni e poca qualità. Come si può migliorare?

Redazione

di Enrico Maggioni

Se Gennaro Gattuso pregustava un esordio da ricordare, certamente non può lamentarsi. Il suo Milan, sceso al Vigorito di Benevento per inaugurare al meglio il mese di dicembre, è riuscito nella non agevole impresa di regalare alla formazione di Roberto De Zerbi il primo punto - suggellato a tempo scaduto dal portiere Brignoli, assurto a grande celebrità - dopo ben quattordici sconfitte.

Ciò che fa più male della gara di domenica, oltre al risultato che mortifica il popolo rossonero, è l'atteggiamento remissivo della squadra che stride con i proclami di Gattuso, fautore di un Milan tutto lacrime e sangue.

Il Milan visto ieri a Benevento è parente prossimo della squadra con poca personalità plasmata da Vincenzo Montella. "Roma non è stata costruita in un giorno", afferma Gattuso nella conferenza pre gara, ma evidentemente nessuno dei concetti cari a Ringhio (grinta, cuore e verticalizzazioni) ha fatto breccia nel gruppo milanista.

I rossoneri hanno cercato, seppur con i soliti limiti tecnici in fase offensiva, di fare la partita: non è tuttavia bastato  un possesso palla lievemente superiore al Benevento (53% vs 47 %) per superare gli stregoni i quali, al cospetto di un Milan già preoccupato dall'espulsione di Romagnoli e gettato in pasto alle folate giallorosse da cervellotiche scelte tecniche (Zapata al posto del top player Suso), hanno preso il sopravvento schiacciando il Milan nella propria metà campo ed ottenendo il tanto insperato quanto meritato pareggio.

In questo scenario da horror, Gattuso, che oggi ha riunito squadra e staff per cementare il gruppo ed ammettere con onestà intellettuale i propri sbagli, può e deve trovare la forza di ripartire.

Il carisma di Bonucci, la strapotenza fisica di Kessié, la pericolosità di Bonaventura ed il gol di Kalinic sono segnali da cogliere al volo per un Milan chiamato ad imporre il proprio gioco senza la paura emersa ieri. Gattuso ha il compito di valorizzare in fretta gli elementi di qualità a sua disposizione: il recupero dei talentuosi Biglia, Calhanoglu e André Silva è fondamentale per una squadra che deve far preoccupare gli avversari senza trasformarsi in mediocre provinciale costretta a faticare su campi di serie inferiori.

 

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