Tuttavia, Italiano può vantare già una certa esperienza. Da sottolineare le 3 finali giocate con la Fiorentina, due di Conference League e una di Coppa Italia, senza dimenticare la cavalcata, dalla Serie B alla Serie A, con lo Spezia. Insomma, il bagaglio di competenza e conoscenze c'è, ma cos'è che non convince a pieno? Prima di tutto la filosofia di gioco.
Certamente propositiva e sicuramente offensiva, ma adatta alle caratteristiche tecniche di questo Milan? Lo abbiamo visto già con Fonseca e possiamo dire, con grande sicurezza, che la squadra rossonera non sembra fatta per il famoso "gioco dominante". Eppure, Italiano ha dimostrato di aver imparato dai propri errori, rendendo il Bologna come una formazione camaleontica e capace di cambiare in base allo spartito tattico della sfida.
Ora, Italiano non è certamente il profilo richiesto dal popolo rossonero. I tifosi del Milan chiedono a gran voce un tecnico già noto, più esperto e con un palmares più grande. I nomi sono sempre i soliti: Antonio Conte e Massimiliano Allegri, ma anche Maurizio Sarri. Italiano, però, potrebbe rappresentare l'intermezzo tra la visione della società e i desideri dei tifosi. Un allenatore capace di far giocare bene le proprie squadre e con un passato, specialmente europeo, che lo ha visto spesso arrivare fino in fondo.
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